La storica scuola Maria SS Addolorata di Riposto chiude


maria ss addolorata

Il suono della campanella di fine anno è fonte di gioia e sollievo per tanti alunni e insegnanti.  Ma il clima che si respira a Riposto nella scuola paritaria Maria ss Addolorata è tutt’altro che festoso: ieri 9 giugno la campanella è suonata per l’ultima volta. Il prossimo settembre, infatti, gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia non siederanno più tra quei banchi familiari per imparare tra una distrazione e l’altra, e non potranno più scorrazzare nell’ampio cortile. Dopo circa cento anni di attività, le suore dell’Apostolato Cattolico si trovano costrette a chiudere l’istituto scolastico di Riposto, a causa dei tagli ai contributi destinati alle scuole paritarie. A farne le spese saranno principalmente gli insegnanti ed un centinaio di bambini che dovranno interrompere bruscamente il percorso scolastico intrapreso in questo ambiente per proseguirlo altrove.

L'esterno dell'edificio della scuola Maria SS. Addolorata
L’esterno dell’edificio della scuola Maria ss Addolorata

L’istituto paritario Maria ss Addolorata di Riposto, affidato alle suore Pallottine (che prendono tale denominazione dal loro fondatore romano san Vincenzo Pallotti), rappresenta un pezzo di storia per tantissimi ripostesi e non solo. Dopo l’annuncio ufficiale di gennaio riguardante il destino della scuola, molti genitori, docenti ed ex alunni si sono mobilitati per scongiurarne la chiusura. Le polemiche e i vari appelli alle istituzioni locali e regionali sono serviti a poco, se non a dimostrare l’attaccamento e l’affetto verso la scuola. Vana si è rivelata anche la petizione lanciata on line per tentare di salvarla. Si dice che la speranza è l’ultima a morire, ma alla fine bisogna fare sempre i conti con la realtà: da diverso tempo l’istituto Maria SS. Addolorata era in agonia e senza gli adeguati finanziamenti una scuola non può andare avanti. E non si tratta certamente di un caso eccezionale, considerato che negli ultimi anni la stessa sorte è toccata a tanti altri istituti paritari.

Una parentesi della storia di Riposto si chiude, – commenta Giovanni Tropea, che ha trovato un punto di riferimento costante nell’istituto delle suore Pallottine – lasciando un sentimento di tristezza, misto a rabbia e delusione. Ho vissuto questa banchi della scuola dell'infanzia di Riposto (1)realtà scolastica prima da alunno, poi da insegnante e oggi da genitore, scegliendola  anche per l’educazione dei miei figli; e avendola conosciuta sotto vari aspetti, posso affermare che è una scuola che ha sempre offerto importanti occasioni di crescita non solo didattica ma soprattutto morale e spirituale, contribuendo alla formazione di buoni cittadini. Forse le istituzioni dovrebbero fare di più per aiutare tali realtà a rimanere in vita.”

Scuola Maria ss Addolorata, la missione continua

Dal canto loro, le suore hanno reagito con compostezza e dignità di fronte al doloroso epilogo toccato all’istituto scolastico che portano avanti con amore e dedizione dal 1914. “La scuola chiude i battenti – precisa la madre superiora Beniamina Tropiano – ma noi suore resteremo a Riposto e continueremo a camminare perché nonostante le lezioni scolastiche si siano concluse, le lezioni di vita non finiscono mai. Ci auguriamo di poter proseguire nel dare un apporto significativo a livello sociale e spirituale, organizzando incontri formativi con le famiglie e i giovani.” La missione delle Pallottine di Riposto, infatti, non si limita all’insegnamento. Coadiuvate da un’équipe di educatori ed altre figure professionali, queste suore da anni si prendono cura dei ragazzini della comunità alloggio Piccoli Gabbiani. Inoltre, grazie ad un attivo gruppo di laici, hanno dato vita ad una realtà solidale significativa, il centro Fire. Si tratta di un centro d’ascolto, nato con il fine di rispondere alle necessità umane e materiali delle famiglie bisognose del territorio, che a causa della crisi sono sempre più numerose. Insomma, la chiusura della scuola Maria Addolorata di Riposto non basterà a cancellare cento anni di storia. E, anche in questa situazione spiacevole, le suore Pallottine impartiscono l’ennesima lezione: la fine di un’esperienza non deve essere necessariamente motivo di avvilimento e tristezza; al contrario, può servire da stimolo per ripartire alla ricerca di nuove strade da percorrere insieme.

Articolo di Rosita Cipolla

 

 

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