L’Associazione onlus InseparAbili apre una sede ad Adrano. Domenica 3 marzo, alle ore 16.30, l’inaugurazione nei locali della Scuola cattolica S. Lucia di Adrano, via S. Tommaso d’Aquino. InseparAbili è nata nel dicembre del 2011 per volontà di 30 famiglie di ragazzi disabili. L’Associazione, in questi mesi, ha promosso una serie di attività per favorire l’inserimento e la socializzazione dei disabili nella società. L’apertura di una sede – messa a disposizione a titolo gratuito da Padre Giuseppe Calambrogio – contribuisce ad allargare l’elenco di attività già praticate. La sede sarà aperta due volte a settimana: lunedì e venerdì dalle 16.00 alle 19.00.
L’obiettivo immediato è quello di estendere l’apertura ad altri giorni della settimana. Per favorire l’apertura dell’associazione, decisivo è stato il contributo della Cooperativa Casa, anch’essa attiva nel campo dell’assistenza ai disabili. “Abbiamo scelto di chiamarci InseparAbili – spiega Nunziata Lazzaro, presidente dell’associazione, – quando abbiamo capito che era necessario tenere uniti i disabili e le loro famiglie in un contesto di reciproca solidarietà. E’ apprezzabile il fatto che in questi mesi di attività, privati cittadini abbiano sentito la necessità di darci una mano, destinando all’associazione – in forma del tutto anonima – piccoli contributi che hanno garantito lo svolgimento delle nostre attività. “Un grazie di cuore – aggiunge il presidente – va rivolto a Padre Giuseppe Calambrogio che ha messo a disposizione i locali. Per i disabili e per le loro famiglie, avere una sede dove potersi incontrare è davvero importante”. All’inaugurazione sono state invitate tutte le associazioni di volontariato di Adrano, Biancavilla e Bronte assieme agli amministratori comunali e ai rappresentanti istituzionali. L’Associazione InseparAbili ha preso le mosse dopo l’esperienza maturata con i consorzi Elios Etneo e Solco, attivi nel territorio. Punto di forza dell’Associazione è la messa in pratica di un principio semplice quanto efficace:la disabilità vive nella normalità. Al giornalista Candido Cannavò, autore del libro E li chiamano disabili, Simona Attori, ballerina e pittrice nata senza braccia, confessa: “I veri limiti esistono in chi ci guarda”.
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