Le lezioni nelle aule all’aperto della Scuola in natura Italo Calvino


scuola in natura italo calvino

E’ un giorno di ordinaria straordinarietà nella Scuola in Natura Italo Calvino di Catania. Un giorno in cui, a 5 mesi dalla sua donazione da parte del Wwf, nell’Aula Natura del plesso di via Leucatia 141, bambine e bambini svolgono una delle attività del loro percorso scolastico imperniato sull’educazione all’aperto e l’outdoor education.

Questo 25 febbraio 2022 sarebbe dovuto coincidere con la presentazione dell’aula Wwf dell’esperienza della Scuola in natura Italo Calvino alla sottosegretaria all’Istruzione Barbara Falcidia.

 La scuola, presieduta dal dirigente Salvatore Impellizzeri, infatti sarebbe stata presentata come modello di educazione che rientri appieno negli obiettivi del Piano nazionale che attua i 30 Goals dell’Agenda 2030 dell’Onu.

La guerra in Ucraina, però, con le sue ripercussioni sull’agenda politica di tutti i Paesi, tocca marginalmente anche le esperienze apparentemente più semplici e così l’appuntamento ufficiale, organizzato da settimane, è saltato.

Scuola in natura Italo Calvino. L’amore verso i più piccoli

Ma è proprio in uno di questi casi che l’elasticità che contraddistingue le insegnanti e gli insegnanti che hanno sposato il progetto di Scuola in Natura può emergere.

E così, su iniziativa della referente del progetto, Sabrina Grasso, si decide che i piccoli allievi debbano, comunque, avere la loro giornata “dimostrativa”, per mostrare al dirigente e alla vicaria Giusi Bruno ciò che avevano imparato.

Ne è venuta fuori una mattinata speciale, chiamata Il nido, intrecci di vita che si è snodata lungo il tema principale della meraviglia della natura che, come una macchina perfetta, crea e mantiene nuova vita.

E così, mentre alcuni dei bambini intrecciano ramoscelli e paglia per creare piccoli nidi, altre bambine spiegavano la perfezione della tecnica utilizzata dagli uccelli per creare il loro riparo e per far crescere i loro piccoli.

Tutto sotto l’occhio vigile delle maestre Virginia Lombardo e Oriana Spitaleri e della consulente Viviana Caruso.

“Abbiamo pensato – spiega l’insegnante Sabrina Grasso – a un’attività sul nido perché per noi maestre racchiudeva l’idea di accudimento, educazione e tecnica. C’è tutto nella simbologia del nido: c’è la dedizione e l’accuratezza della Natura e c’è l’amore verso i più piccoli, fino al simbolo della nuova vita che è sempre motivo di speranza, soprattutto in questi tempi così difficili per tutti i bambini”.

Scuola in natura Italo Calvino. Il modello educativo

Questo laboratorio, intessuto di natura e creatività e realizzato all’aperto nello spazio dell’Aula Natura Wwf, riconsegna il valore dell’outdoor education: modello educativo che l’Ics Calvino persegue ormai da qualche anno, con intere giornate di educazione outdoor, dove lo spazio aula è fatto di cielo, suolo, pietre, piante e alberi.

«Questo è il quinto anno – sottolinea il dirigente scolastico Impellizzeri – che la Italo Calvino continua il percorso di Scuola in Natura che ci sta dando risultati sorprendenti. Il percorso è iniziato con la formazione dei docenti, specifica per la scuola all’aperto, ed è continuato con la “facilitazione” da parte della pedagogista e facilitatrice validata della Rete nazionale Scuole Statali all’aperto, Milena Viani.

Abbiamo una lunga tradizione educativa basata sull’inclusione e sull’educazione all’aperto, testimoniata dall’adesione a vari progetti:

  •  Rete scuole All’Aperto,
  • Orti di Pace
  • Rete Dialogues

che permettono di sperimentare un approccio metodologico che si rifà alla pedagogia montessoriana e all’educazione all’aperto.

Si tratta, in effetti, di una modalità che non penalizza affatto l’apprendimento ma che motiva i più piccoli ad acquisire maggiori competenze anche in modo più veloce rispetto al metodo più formale. Certo, non è semplice trovare insegnanti come le nostre e i nostri che accettino la sfida di sperimentare metodi didattici alternativi alla lezione frontale, ma i risultati sono evidenti».

Un metodo in cui gli insegnanti coinvolti credono fermamente e che conquista sempre più anche le famiglie.

E un metodo che, senza dubbio, piace molto a bambine e bambini che, felici, si arrampicano sugli alberi, si rotolano per terra e si perdono nell’osservazione del miracolo della natura.

La scuola in natura Italo Calvino e la sua didattica

Ma per fare questo tipo di didattica, serve intraprendenza, predisposizione e ovviamente anche spazi naturali. Per questo motivo, da qualche anno, le classi hanno la possibilità di utilizzare lo spazio pubblico del Parco Gioeni.

In questo modo i bambini studiano all’aperto, sdraiati o seduti sopra grandi teli impermeabili e alternando l’utilizzo di libri e quaderni a quello di materiali più pratici fatti con “ciò che natura dona”.

La didattica all’aperto si svolge anche all’interno dello stesso Plesso di Via Leucatia dove i bambini, alternano l’attività in classe a quella en plein air, utilizzando l’ampio cortile scolastico arricchito negli anni da alberi e siepi e, anche dall’Aula Natura del Wwf.

 Uno spazio – al momento unico in Sicilia –  che fa parte dell’ampio progetto nazionale che mira a promuovere la rivalutazione dei cortili scolastici come luoghi didattici.

Lo spazio, realizzato dall’Associazione Orione che si occupa anche di alcuni momenti dedicati di educazione ambientale, può contare su circa 80mq dove insistono diversi microhabitat (stagno, siepi, giardino montessoriano delle farfalle).

E tra nidi, mangiatoie per uccelli e condomini per insetti, c’è anche il piccolo stagno arricchito con il materiale lavico ricavato dallo scavo dello stesso che, con un sistema di movimento grazie a pompa a energia solare, crea una piccola cascata.

Scuola in natura Italo Calvino. Coltivazione biologica ed ecosotenibilità

In questi spazi non manca neanche l’esperienza dell’orto che era già stata avviata negli anni precedenti in altri spazi del plesso grazie all’attività all’interno del Progetto Orti di Pace.

Oggi, i bambini, curano e coltivano anche seguendo le tecniche di coltivazione biologica ed ecosostenibile che alcune delle classi continuano a sperimentare con:

 Ortoradice Lad (l’orto realizzato negli spazi di Wonderlad, la grande struttura nata per garantire Cure & Care ai piccoli ospiti del reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico universitario di Catania grazie all’associazione Lad Onlus presieduta dalla psicoterapeuta Cinzia Favara).

 

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