Marcella Cannariato al Right economy, tra banche e imprese


Si è appena conclusa, a Palermo, la tre giorni “Right Economy: l’impresa legale patrimonio sociale – Fiera di essere legale”.  L’iniziativa, finanziata con i fondi del Pon “Sicurezza per lo sviluppo obiettivo convergenza 2007-2013” è stata realizzata dalla Provincia regionale di Palermo ed ha visti coinvolti la Camera di Commercio, Confindustria, Confesarcenti, Confartigianato, sindacati, ordini professionali ed altre associazioni di categoria. Tra gli ospiti imprenditori come Marcella Cannariato e Natale Giunta, il presidente della Camera di Commercio Roberto Helg, e ancora, Giovanni Felice, il direttore generale di Palazzo Comitini Salvatore Currao, l’avvocato Alessandro Palmigiano, docenti universitari come Angelo Cuva e magistrati come Roberto Conti.

 

 

Le conclusioni dei lavori sono state affidate al l’onorevole Piero Alongi, deputato regionale e animatore dell’iniziativa. Particolarmente interessante è stato l’intervento di Marcella Cannariato, imprenditrice a capo di A&C Broker e coordinatrice in Sicilia della Fondazione Bellisario. La Cannariato ha parlato di futuro, welfare, imprenditorialità giovanile, fiducia verso la società, legalità, pari opportunità.

“Bisogna far credere ai giovani che c’è un’idea di futuro perchè senza speranza non si crede nel futuro e dunque è più difficile restituire significato ai valori. E se non c’è futuro, è inutile parlare di legalità. Un Paese, però, che non crede nel futuro, è inevitabilmente destinato al declino”, esordisce così la Cannariato.

Proprio ai giovani rivolge un appello, ovvero, quello di non arrendersi mai. Spesso la tenacia è più importante dell’intelligenza.

Prosegue il suo intervento: “Bisogna creare un circuito di difesa contro la disperazione. Serve reagire e denunciare tutto ciò che viola i nostri diritti, portando il concetto di legalità tra gli studenti, in maniera proficua e continuativa, almeno un’ora alla settimana”.

In tema di donne ed impresa: “E’ necessario che le donne da subito dicano ai propri partner che occorre dividere tutto a metà. Il PIL, tra l’altro, aumenta se le donne diventano protagoniste del mondo del lavoro. Se le aziende portano lavoro alle banche, sarebbe opportuno che le banche diano la possibilità alle imprese di creare lavoro. Le banche devono sostenere l’imprenditoria ed ultimamente non è accaduto”.”.

Conclude con una notizia lieta al mondo femminile, di apertura e serenità verso il futuro: “A settembre, nella mia azienda – A&C Broker –  ci sarà l’inaugurazione di un asilo nido e del doposcuola, perché le mie collaboratrici devono lavorare, avendo accanto i propri figli”.

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