Mascalucia ricorda le vittime della mafia


Mascalucia ha partecipato alla XVIII Giornata Nazionale dedicata alla Memoria e all’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, indetta da LIBERA -Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie di Don Luigi Ciotti. Una suggestiva e silenziosa fiaccolata, coordinata da Giorgia Musmeci, dell’associazione Onda Libera di Tremestieri Etneo, è partita da piazza Umberto I ed ha attraversato il centro storico della cittadina etnea, coinvolgendo diversi cittadini, il Commissario straordinario di Mascalucia, Avv. Fulvio Manno, la Polizia municipale, la Protezione civile.

 

In testa al corteo, gli studenti del  Liceo Classico e Scientifico “Concetto Marchesi” di Mascalucia, seguiti dai giovani del Presidio di Libera “Giuseppe Fava” di Tremestieri Etneo; dal Presidio scolastico di Libera “Rita Atria” di San Giovanni La Punta;  dagli studenti del Liceo scientifico “Ettore Majorana” di San Giovanni La Punta; da Gabriella Guerini, presidente dell’Associazione Antiracket Antiusura Etnea di Sant’Agata Li Battiati. Hanno, inoltre,  partecipato alla manifestazione: una rappresentanza del coordinamento provinciale di Libera Catania e Dario Montana, fratello di Beppe Montana, commissario della Squadra mobile di Palermo, ucciso dalla mafia nel 1985.

In piazza Chiesa Madre, punto di arrivo della processione, il commissario Manno ha ringraziato i presenti:  “E’ importante, soprattutto per le nuove generazioni, – ha aggiunto – non dimenticare  chi è caduto per mano della mafia”. Alcuni ragazzi si sono alternati nella lettura di novecento nomi, vittime della malavita ed accanto ai personaggi entrati nella storia per il loro impegno contro la mafia, come: Placido Rizzotto, Peppino Impastato, Pio La Torre, Rocco Chinnici, Giuseppe Fava, Libero Grasso, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, sono stati ricordati numerosi bambini e adulti che, accidentalmente, sono stati uccisi da proiettili vaganti. Alfredo Riggio, rappresentante del Presidio Rita Atria,  ha ricordato come le vite spezzate sono  più di novecento:  “Oggi la mafia è cambiata- ha sottolineato- uccide lentamente. Sono numerose le vittime dell’usura, che, disperate, vedono nel suicidio l’unica via di uscita”. A concludere la manifestazione, l’intervento di Dario Montana: “E’ necessario rompere gli argini parlando ai figli dei mafiosi, perché non perseguano gli errori dei padri, promuovendo la legalità e la giustizia”.

  

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