Il territorio catanese ha grandissime potenzialità ancora inespresse. Lo dimostra un’analisi condotta dall’Associazione Costruttori Ance Catania esposta in occasione di Saem 2022, il salone dell’edilizia al centro fieristico Sicilia Fiera di Misterbianco.
Un’analisi dei bisogni e della percezione della cittadinanza, elaborata da Sg Plus Ghiretti & Partners, alla quale hanno preso parte il presidente di:
- Ance Catania Rosario Fresta
- e il presidente della fondazione Sportcity Fabio Pagliara.
Presenti anche:
- Lorenzo Marzoli, direttore dell’area sport nei territori Sport e Salute,
- Enzo Falzone vicepresidente Coni Sicilia,
- Fabio Finocchiaro, direttore della direzione politiche comunitarie fondi strutturali e sport nel comune di Catania.
Ed ancora:
- Salvatore Riccardo Messina, vice presidente Ance Catania,
- Alessandro Lanzafame, organizzatore di Saem e presidente di Eurofiere.
Attualmente nel comune etneo sono presenti 86 spazi sportivi, di cui 38 aree outdoor/urbane. Fondi europei, fondi Pnrr e fondi regionali rappresenteranno un’importante occasione per ripensare la città secondo una nuova visione urbanistica che mette in primo piano sport e attività motoria.
Saem 2022. Sentiamo il Presidente Ance Rosario Fresta
Quanto credete nella realizzazione di questi progetti?
Ci crediamo parecchio. Naturalmente adesso abbiamo ricevuto la disponibilità del comune e crediamo nella realizzazione se magari non di tutti, ma almeno di un paio sicuramente.
I tempi di realizzazione sono brevissimi.
Si è vero. Noi cerchiamo di sfruttare al massimo l’attuale mancanza progettuale ponendoci come partner affidabile, aiutando il Comune. In questo momento, infatti, il problema non sono i finanziamenti, ma sono i progetti. Non vogliamo certo sostituirci ai progettisti né tantomeno agli ordini professionali, ma vogliamo spingere per far arrivare questi progetti al Comune per farli diventare lavori.
I vostri progetti arrivano al momento giusto, Catania si appresta a vivere una rinascita sportiva anche calcistica con la nuova società che ha rilevato il Catania Calcio e che ha obiettivi ambiziosi.
È vero, è un momento favorevole al rilancio dello sport in città e non solo per il calcio, che è senza dubbio il più conosciuto. Noi abbiamo fatto tanto per i ragazzi del rugby con i Briganti di Librino, ad esempio, e quest’anno abbiamo anche sponsorizzato la Saturnia Acicastello di pallavolo. Ci crediamo, crediamo nello sport come valore fondamentale della nostra società.
L’immagine del costruttore oggi è cambiata, non è più quella di un semplice speculatore o palazzinaro. E noi desideriamo essere visti come costruttori di bellezza.
Saem. 5 le proposte.
Le cinque proposte progettuali presentate da giovani ingegneri sono:
- – Largo Bordighera, “Allena la fantasia” (progettisti: Marco Alì, Vittoria di Giunta e Giovanna Fichera)
- – Largo Paisiello-Squibb, “Dinamo” (progettisti: Arturo Failla, Giulia Marchese e Valerio Mascali)
- – Piazza Aldo Moro – Parco Vulcania, “Dalla vita allo sport” (progettisti: Marialaura Calogero, Matteo Pennisi e Graziano Testa)
- – Piazza I Vicerè, “Loop” (progettisti: Alice Ferlito, Giampaolo Grasso e Salvo Maccarrone)
- – Piazza Eroi D’Ungheria, “Made-in Oasi” (progettisti: Nicola Favaro, Leonardo Monaco Mazza e Mara Reina)
Saem 2022. L’intervista con Fabio Finocchiaro, direttore della direzione politiche comunitarie fondi strutturali e sport nel comune di Catania.
Quanto il Comune di Catania crede in questi progetti?
Ci crediamo tantissimo. Perché la riqualificazione degli spazi urbani interessati significa inclusione sociale e permettere ai cittadini di fare attività sociali quali lo sport, la passeggiata, o anche lo studio, perché stiamo immaginando dei tavoli e delle panchine smart dove i ragazzi possono anche ricaricare i telefonini piuttosto che i computer.
Quanto il Comune vuole investire in questi splendidi progetti?
L’investimento è già stato fatto ed ammonta a 22,5 milioni di euro per la riqualificazione di venti aree. Le prime sono già partite e sono: piazza Nettuno, viale Bummacaro, Villaggio Sant’ Agata, altre sono state già appaltate e altre partiranno quanto prima. Dobbiamo completarle entro il 31 dicembre 2023 altrimenti non ci arrivano i finanziamenti, e quindi siamo costretti dalla contingenza a fare presto. Vogliamo invece investire nella prossima programmazione altri 15 milioni per realizzare altre aree, e da qui potrebbero essere utili questi progetti che sono stati proposti oggi. Magari ci siederemo attorno ad un tavolo e decideremo. Naturalmente la parte politica dovrà approvare queste idee, ma ritengo che, al 99% non si troveranno ostacoli.
In quanto tempo avete ideato, concepito e posto in fase di realizzazione i progetti?
Durante la pandemia abbiamo pensato a questo intervento. Appena possibile siamo stati a Roma all’agenzia per la coesione che è il nostro finanziatore, e siamo riusciti a farci approvare questi progetti ed effettivamente li abbiamo iniziati ad elaborare un anno fa. Quindi in un anno siamo riusciti a progettare e a porli in gara, abbattendo notevolmente i tempi se si considera che normalmente in Italia occorrono circa quattro anni per un lavoro del genere.
Tutto viene fatto in assoluta trasparenza in quanto le gare sono aperte a tutti e non c’è nessuna forma di affidamenti diretti. Tra l’altro nei gironi scorsi abbiamo siglato un accordo con la guardia di finanza che si occuperà del monitoraggio di tutti questi progetti attraverso il controllo della documentazione generale che noi trasmetteremo, fermo restando la separazione dei ruoli.
Ce la farà Catania a fare questo salto di qualità?
Dobbiamo farlo tutti noi. Non soltanto l’amministrazione comunale, ma anche il comune cittadino. Capisco che nella nostra città i servizi non sono al top, però se ognuno di noi s’impegnasse un po’ di più, sicuramente si starebbe meglio.
Quanto possono aiutare lo sport e i valori dello sport anche in questo senso?
Tantissimo. Ricordiamoci che lo sport è inclusione, è cultura ed è anche accettazione delle regole.
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