“I ragusani hanno comunque conquistato lo scudetto come miglior pubblico d’Italia”. E’ il riconoscimento che coach Nino Molino ha voluto tributare agli oltre 4000 del Palaminardi che ieri pomeriggio, ben oltre due ore prima della partita, hanno assiepato gli spalti dell’impianto di contrada Selvaggio, colorando il palazzetto di biancoverde, con striscioni, parrucche, magliette, occhiali, trombette e tamburi (per la prima volta è stato presente anche il gruppo organizzato) in una delle serate di sport che, comunque vada a finire la serie con il Famila Schio, rimarrà nella storia sportiva cittadina e non solo. Il rammarico, per le Aquile biancoverdi è proprio quello di non essere riuscite a mettere sul parquet una prestazione all’altezza della situazione, cedendo alle campionesse d’Italia con il punteggio finale di 45-59. Ma se già una volta Gatti e compagne sono riuscite ad espugnare il Palacampagnola, è certo che in occasione di gara 5, in programma domenica a Schio, la squadra del presidente Passalacqua si giocherà tutte le proprie carte per ripetere l’impresa di gara 3. “Se c’è una squadra che vede un traguardo molto vicino ed ha la possibilità di giocare in casa un po’ di pressione la avverte – ha detto coach Molino nel post partita – se poi questa squadra non è abituata a giocare partite del genere diventa tutto più difficile. Anche per questo, probabilmente, abbiamo iniziato male la partita, che si è decisa soprattutto nei primi due quarti. Negli ultimi due abbiamo poi migliorato soprattutto in difesa e la seconda parte di gara è stata abbastanza equilibrata, ma i punti da recuperare erano troppi, nonostante la buona volontà delle ragazze che elogio pubblicamente e che non finisco mai di ringraziare per quello che hanno fatto nel corso della stagione. Andiamo a Schio per cercare di vincerla, al di là del fattore campo, ed al di là della loro grande esperienza, ma noi fino all’ultimo secondo dell’ultimo quarto ci saremo e lotteremo per portare a casa il risultato. Il pubblico di Ragusa? Ci sono altri palazzetti in Italia dove c’è partecipazione, ma noi oggi avremmo potuto riempire un palazzetto di 8-9mila posti. Non finiremo mai di ringraziarli per averci seguito e spinto fino a questo punto”.
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