“Un piccolo terremoto capace di aprire gli orizzonti della famiglia”. Così si esprime Adriana De Trovato, una delle fondatrici della neo associazione AFAP, a proposito dell’esperienza affrontata dalle coppie e dai single che decidono di accogliere un bambino in affido. L’Associazione Famiglie Affidatarie di Palermo, l’unica in città nel suo genere, nasce legalmente ad aprile dal desiderio di persone che conoscono questa forma di genitorialità e vogliono promuoverne la cultura. “Si tratta di un’esperienza emotiva molto forte, uno spunto per la crescita che diventa pure un valore civile. Garantire una famiglia a tutti i bambini significa avere delinquenti in meno in futuro. Nelle case famiglie non ci sono quelle attenzioni uniche di cui si ha bisogno”. Non sono poche, però, le difficoltà e gli ostacoli, soprattutto al livello psicologico ed emotivo, che i genitori affidatari affrontano prima di aprire le porte di casa ed essere pronti ad accogliere bambini che provengono da realtà diverse.
“Spesso si crede che sia molto impegnativo e si teme il distacco. E’ realmente una responsabilità impegnativa ma, in cambio, si riceve tanto. Esiste anche un Centro Affidi a Palermo che fornisce il sostegno psicologico necessario”. Questa forma di genitorialità è diversa dall’adozione sia perché, nel primo caso, i legami con le famiglie d’origine vengono mantenuti, sia per le differenti norme legislative. “La legge n. 189 del 1984 stabilisce che l’affidamento familiare è aperto a coppie e single senza specificare il sesso”. Per assicurare il pieno rispetto della legge l’AFAP ha dialogato con il Presidente del Tribunale Minorile per consentire anche alle madri e ai padri che non hanno un compagno o una compagna di essere genitori affidatari. Il giorno in cui il bambino in affido varca la soglia di casa rappresenta il suo giorno di nascita nel nuovo nucleo familiare tanto che gli affidatari sono tutelati dalla legge sulla maternità che “prevede tempi di astensione dal lavoro uguali a quelli garantiti in gravidanza”. Una realtà importante e poco conosciuta soprattutto in Sicilia, dove il numero delle famiglie affidatarie è minore rispetto al livello nazionale e dove si vive una realtà finanziaria diversa e penalizzante dato che, nello specifico a Palermo, il rimborso mensile per le famiglie affidatarie è un 1/3 di quello erogato dagli altri Comuni d’Italia. “Nel capoluogo isolano i 250,00 € mensili arrivano a singhiozzo. Le case famiglia ricevono circa 1.500 € per ogni singolo bambino e usufruiscono anche dell’esenzione ticket” . L’AFAP si batte per far conoscere questo spaccato della società e far crescere il numero delle famiglie affidatarie in Sicilia demolendo anche gli ostacoli finanziari. “Vorremmo proporre a Crocetta, Presidente della Regione, di darci quello che ci spetta”.
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