Taglio del nastro nel cuore della provincia ennese. A Nissoria è stato inaugurato il Museo della Civiltà Contadina. Torna a vivere il museo etno-antropologico e della cultura nissorina che si estende su una superficie di 800 metri quadrati e raccoglie la storia della civiltà contadina, gli attrezzi di lavoro agricoli, i mezzi di trasporto, gli abiti e perfino la ricostruzione di un’abitazione “tipo” di una famiglia contadina. Oggetti che trasudano storia, testimonianza di vita vissuta: sono, infatti, stati donati dai cittadini di Nissoria. Tutti gli oggetti saranno indicati in almeno tre lingue straniere, sarà realizzata anche una audio-guida in lingua. Il museo sarà aperto tutti i giorni, gestito dai volontari della Pro Loco.
Nei mesi scorsi il museo è stato oggetto di uno studio, a opera dell’amministrazione, per farne la punta di diamante dell’offerta turistica culturale del piccolo centro ennese.
Il progetto, la cui realizzazione è affidata alla Pro Loco, presieduta da Asia Raele, prevede la dotazione di un’aula multimediale a supporto per far meglio comprendere attraverso la proiezione di frammenti di film quella che era la vita dei contadini di una volta.
In occasione dell’inaugurazione c’erano il Prefetto di Enna, Fernando Guida, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Baldassarre Daidone, i Sindaci di Regalbuto, Francesco Bivona, di Leonforte, Francesco Sinatra, di Calascibetta, Carmelo Cucci. E, ovviamente, quello di Nissoria Armando Glorioso. C’era il Presidente del Consiglio Comunale, Rosario Patti. E ancora il Parroco di Nissoria, padre Orazio Macchione. Ospiti speciali quattordici militari medici dell’ospedale militare di Sigonella, guidati dal Comandante Manny Alisina, MD Commander , Medical Corps United States Navy Director Of Public Health US Naval Hospital, accompagnati da Alberto Lunetta, responsabile PR della Base militare.
Dopo il taglio del nastro ad opera del Prefetto, che ha assicurato piena collaborazione, della giovane presidente della Pro Loco e del Comandante americano Alisinala, non poteva mancare la visita al museo che, costruito circa 12 anni fa, riapre con nuovo “look”.
L’obiettivo, come ha evidenziato il presidente del consiglio Patti, è che “diventi una meta turistica”.
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