Paolo La Greca, ordinario di Urbanistica nell’Università di Catania, è il nuovo presidente della sezione siciliana dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, un Ente di alta cultura e di coordinamento tecnico fondato nel 1930 per promuovere gli studi edilizi e urbanistici e diffondere i princìpi della pianificazione, con sede a Roma e sezioni attive in ciascuna delle regioni italiane.
Paolo La Greca , già direttore del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura, è stato eletto per acclamazione nei giorni scorsi dai componenti del nuovo direttivo regionale dell’Inu, in sostituzione del prof. Giuseppe Trombino che ha guidato l’Inu Sicilia negli ultimi 7 anni.
Vicepresidente è stato designato Ignazio Vinci dell’Università di Palermo. Alle cariche di segretario e tesoriere sono stati eletti rispettivamente l’ing. Luca Barbarossa e l’arch. Annalisa Giampino ricercatori presso le Università di Catania e Palermo, della Giunta esecutiva fanno parte i docenti Carmelo Nigrelli, di Catania, Pippo Trombino e Vincenzo Todaro di Palermo.
Paolo La Greca, che è stato anche vicepresidente dell’International Society of City and Regional Planners con sede all’Aia, è anche componente della Giunta esecutiva nazionale dell’Inu, presieduta Polarizzazione fra la città dei ricchi e dei meno abbienti, accessibilità ai servizi e ai luoghi, contrasto ai cambiamenti climatici sono le sfide poste dalla nuova questione urbana. La Sicilia deve riguardare a questi principi per governare il proprio destinodall’urbanista fiorentina Silvia Viviani. Nel suo discorso d’insediamento, il docente catanese ha posto al centro dell’attività del suo mandato l’impegno dell’Istituto per un Progetto Paese: “Un’azione che si rifaccia alla storia del’Inu, ove un’etica profonda della cultura urbanistica si è riversata – nei suoi momenti migliori -, nell’insegnamento, nel governo pubblico, nelle capacità produttive mai disgiunte da un progetto sociale, nell’educazione e nella professionalità sorretta da rigorosi canoni morali per l’aggiornamento continuo e il rinnovamento della cultura e delle tecniche urbanistiche, sui temi della città, del territorio, dell’ambiente e dei beni culturali”.
“In particolare in Sicilia – ha sottolineato Paolo La Greca – è indifferibile ripartire da un progetto integrato per la città e il territorio orientato al bene comune per il destino dell’Isola. Polarizzazione fra la città dei ricchi e dei meno abbienti, accessibilità ai servizi e ai luoghi, contrasto ai cambiamenti climatici sono le sfide poste dalla nuova questione urbana. La Sicilia deve riguardare a questi principi per governare il proprio destino”.
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