L’associazione Gammazita ha risposto alle polemiche scatenatasi nelle scorse settimane sul suo operato e sull’esistenza e ragion d’essere di Piazza dei Libri, ovvero della Biblio-Emeroteca Urbana e all’aperto di Piazza Federico di Svevia (CT), con due giornate, 15 e 16 novembre, di eventi dedicati ai libri, all’arte e alla musica. A concludere, ieri sera, l’appoggio di Vinicio Capossela, che dopo la presentazione del suo ultimo libro, ha brindato e discusso con i presenti sostenitori di Piazza dei Libri, in un’atmosfera conviviale e distesa. Vinicio è uno dei tanti attivisti tra la gente accorsa sul posto o sul web per sostenere la causa “#PiazzadeiLibri #Nonsitocca!”. Ricapitolando: secondo un gruppo di consiglieri e una federazione di commercianti, Piazza dei Libri sarebbe abusiva in
quanto non pagherebbe il suolo pubblico per, come sottolinea l’associazione, “i vasi usati come barriera contro la sosta selvaggia, le cassette della frutta e i cubi di legno che contengono i volumi appartenenti alla biblioteca, le panche realizzate da pallet dismessi come sedute della sala lettura all’aperto e per tutte le attività sociali, gratuite e senza scopo di lucro, organizzate mensilmente dall’associazione Gammazita per la città.” Inoltre l’Associazione Gammazita è stata accusata di favoritismi e di intrattenere rapporti non chiari con il Comune di Catania. Secondo il post su facebook del consigliere comunale etneo Manlio Messina “se sei comunista tutto ti è concesso, se sei un commerciante e metti un tavolo fuori posto, avendo pagato il suolo pubblico, ti multano”. A tal riguardo il presidente dell’Associazione, Manola Micalizzi, ha spiegato che “Piazza dei Libri, la biblio-emeroteca istituita da Gammazita, non paga il suolo pubblico perché è un progetto sociale selezionato nell’ambito del programma P.A.R.I – Partecipazione
Autonomia Responsabilità Impresa – realizzato in partenariato con L’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani – e il Comune di Catania, nato con lo scopo di promuovere percorsi di riappropriazione di spazi urbani, di contrasto al degrado e all’abbandono di alcuni territori mediante l’insediamento di attività giovanili, artistiche, culturali, sportive e di volontariato”. Dal progetto sono nati: una biblioteca urbana all’aperto costituita dalle donazioni dei lettori, un’emeroteca, una free wi-fi zone e uno spazio pubblico dedicato alla lettura e alla sua condivisione che è stato realizzato attraverso il recupero di materiali di scarto, tuttavia ancora l’associazione non ha ricevuto dal comune i dieci mila euro per un bando di gara vinto lo scorso anno. “Il nostro rapporto con le Istituzioni è trasparente, – conclude il Presidente- spesso reso pubblico sia sui nostri canali social che durante le assemblee pubbliche”.
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