Pronta al varo Elpis, la nave ospedale che aiuterà il sud del mondo


Dopo anni di preparazione,  sabato 13 e domenica 14  settembre, sarà inaugurata a Trapani la nave ospedale Elpis, che rappresenterà un aiuto valido per i paesi a basso reddito. Il progetto ha avuto inizio nell’ aprile 2009 con  l’acquisizione dell’ imbarcazione, donata dalla “Virgilio Onlus” di Roma.

L’associazione che ha dato vita a questa straordinaria iniziativa umanitaria è la “Elpis Nave Ospedale Onlus”, fondata dal presidente Giancarlo Ungaro e dalla vicepresidente, Rosalba Caizza. Dopo anni di duro lavoro avviato in Sicilia, la nave ospedale Elpis è oggi, finalmente, una realtà costruitasi pian piano per diventare un progetto di vasta portata, unico esempio del genere a distinguersi all’interno del panorama europeo.

In merito a questa operazione, Sicilia&Donna ha intervistato la dottoressa Rosalba Caizza.

Come nasce il progetto?­­

“Il progetto nasce al fine di contrastare un sempre più diffuso contesto di povertà nel sud del mondo, causa della conseguente precarietà di ogni ambito della vita. Attraverso l’aiuto di partner locali, Enti e associazioni, con questa iniziativa miriamo a contribuire al miglioramento delle condizioni sanitarie e sociali del Madagascar”.

Che tipo di finanziamenti sono stati utilizzati per la realizzazione del progetto?

“Considerata la straordinaria validità del progetto, il supporto finanziario ci è stato concesso sia dal Senato della Repubblica che da numerose associazioni private; inoltre, procede proficuamente la raccolta fondi tramite la quale è ancora possibile dare il proprio contributo”.

Perché la scelta via mare?

“Dopo più di dieci anni d’esperienza acquisita sul campo, siamo giunti alla conclusione che il miglior modo per raggiungere territori e coste con grossi limiti infrastrutturali sarebbe stato via mare, specialmente nei casi di estrema emergenza quali catastrofi naturali, vaccinazioni di massa o epidemie, quando la rapidità risulta fondamentale per il buon fine di un’operazione di soccorso”.

Può dirci qualcosa in merito al personale imbarcato?

“Si tratta di medici volontari provenienti da Italia e Svizzera, oltre al personale di bordo che si occuperà della parte logistica. Insieme si lanceranno in questo progetto della durata di circa un anno lontano da casa ma con un obiettivo nobilissimo nel cuore: soccorrere chi necessiti di cure mediche”.

Con quali attrezzature mediche è equipaggiata la nave Elpis?

“La nave è in grado di ospitare due container, entrambi sistemati sul ponte di coperta; uno contiene una sala operatoria mobile dove sarà possibile effettuare interventi chirurgici, l’altro invece sarà dotato di un ospedale da campo autonomo che potrà essere trasportato nei territori circostanti la nave ormeggiata. Inoltre, l’imbarcazione è dotata di una farmacia, di un laboratorio d’analisi e di un ambulatorio”.

Per quando è prevista la partenza?

“Nella primavera del 2015 la nave ospedale salperà per il Madagascar, dopo una serie di tappe intermedie obbligate volte a testare le operatività tecniche e sanitarie dell’imbarcazione”.

 

 

 

 

 

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