Gira da un po’ a Catania, Voci di Città, il nuovo free press d’informazione e cultura che, a soli tre mesi dalla sua pubblicazione, ha avuto un grande riscontro tra la popolazione locale e gli universitari. Si tratta di un piccolo periodico, 8 pagine, dal contenuto di qualità; è in uscita ogni fine mese ed è gratuito. Voci di Città si occupa di problemi relativi alla città di Catania, tematiche riguardanti anche la politica del nostro Paese, ma anche di cronaca, economia, nuove scoperte scientifiche, musica, sport e recensioni di film libri e fumetti.
La redazione di “VdC“, acronimo che indica non solo il nome della testata ma anche il nome dell’associazione culturale “Voci di Corridoio” che lo edita, è composta interamente da giovani universitari e diplomandi, coordinati dai fondatori diciannovenni Alberto Molino e Andrea Battaglia (studenti universitari presso la facoltà di Lettere e Filosofia) e diretti da un apprezzato giornalista professionista catanese, Daniele Lo Porto.
Nel numero in uscita oggi i ragazzi hanno affrontato il fenomeno della prostituzione, con un’intervista alle “passeggiatrici” con un registratore nascosto (trovate la registrazione sul loro sito www.vocidicitta.it). Il servizio offre lo spunto per lanciare ai lettori una riflessione su un tema poco evidenziato dalle grandi testate giornalistiche. L’obiettivo di questi giovani catanesi è quello di fare la propria parte in una società che esclude i giovani, gli adulti, gli anziani e che predilige le lobby della politica.
Tra gli articoli di maggiore successo di questi primi tre mesi di attività, va evidenziato l’articolo di
prima pagina del numero di gennaio sulla crisi provocata dal “caro gasolio”, durante la quale i giovani freelance di Catania hanno dato prova delle loro doti giornalistiche documentandosi non solo sul campo con penna e taccuino alla mano, ma dando anche vita ad una inedita videointervista al porto. Una inchiesta alla vecchia maniera, caricata su “YouTube” come testimonianza del buon lavoro svolto. Da segnalare il pezzo dedicato alla copertina del secondo numero, riferito al quartiere degradato e malfamato di San Berillo che, oltre cinquant’anni dopo, porta il peso della sua discussa e mai avvenuta riqualificazione, cicatrice nel cuore pulsante della città. A tenere a battesimo il loro primo numero, una bellissima citazione di Mahatma Gandhi: “Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia.”.
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