Sprechi alimentari, recupero dell’invenduto e il riuso delle eccedenze sono i temi centrali contenuti nelle iniziative legislative presentate alla stampa dalle deputate del partito democratico Luisa Albanella e Concetta Raia, in occasione della Giornata Internazionale dell’Alimentazione che si celebra oggi. La proposta di legge, presentata nelle rispettive sedi parlamentari, Camera dei Deputati e Assemblea Regionale Siciliana, si pone l’obiettivo di favorire, incentivare e semplificare molte buone pratiche che da tempo vengono già attuate nel territorio nazionale, soffermandosi soprattutto sulla riduzione degli sprechi alimentari e del recupero e del riuso delle eccedenze.
La FAO ha quantificato in 1,3 miliardi di tonnellate (pari ad un terzo della produzione) gli sprechi alimentari “La FAO ha quantificato in 1,3 miliardi di tonnellate (pari ad un terzo della produzione) lo spreco di cibo destinato al consumo umano – specifica la deputata Albanella – una quantità che se riutilizzata potrebbe idealmente sfamare per un anno intero metà della popolazione mondiale”. Per questo nella proposta di legge, suddivisa in 15 articoli, presentata alla Camera, di cui è co-firmataria, si prevedono norme per la semplificazione della cessione ai fini di beneficienza, di prodotti non più adatti alla vendita, ampliando la platea dei soggetti e i beni ai quali tale normativa si applica. Le norme, infatti, si riferiranno sia ai piccoli negozi al dettaglio che alla grande distribuzione organizzata (art.4, 5 e 6). Saranno previsti degli incentivi e delle semplificazioni in materia fiscale ai partecipanti per sostenere e promuovere le limitazioni degli sprechi, favorendo l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale (art.11,12,13).
In Sicilia, nel 2013, il 50.2% viveva in condizione di deprivazione, il dato più elevato di tutta Italia“In Sicilia, – ha specificato Concetta Raia – nel 2013 il 50.2% viveva in condizione di deprivazione, il dato più elevato di tutta Italia.” Secondo i dati della Caritas, da gennaio a giugno 2014 si è registrato un forte aumento dell’incidenza degli italiani tra gli utenti della mensa, a Catania la mensa dell’Help Center è stata portata da 60 a 150 posti e per rispondere ai bisogni l’apertura è di 365 giorni su 365. A seguito delle riflessioni sorte dalla rilevazione di questi dati, è stato presentato all’Ars il disegno di legge composto da 7 articoli che intende implementare il welfare regionale attraverso la ridefinizione dei ruoli della pubblica amministrazione, del volontariato e del mondo imprenditoriale e dell’auspicabile unione d’azione e d’intenti tra le parti soggette.
“La nostra proposta si limita a una direttiva molto semplice, che ogni supermercato o privato dia il cibo invenduto a un’associazione o a un ente di sua scelta, anziché buttarlo nella spazzatura. Sarà il contributo della Sicilia per una legislazione europea che fermi lo spreco alimentare in tutti i Paesi dell’Unione”.
L’assessore alle politiche Sociali del comune di Catania, Angelo Villari ha aggiunto: “I comuni possono fare molto. A Catania ci stiamo organizzando mettendo in rete le associazioni del volontariato con il sistema della grande distribuzione, in modo da creare un metodo di azione congiunto volto alla diminuzione di sprechi alimentari. Questi provvedimenti legislativi diventano strumenti preziosi”.
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