Ritrovato nel mare di Sciacca relitto aereo abbattuto nella II Guerra Mondiale


Savoia Marchetti 79

Il mare di Sciacca riserva sempre grandi sorprese soprattutto da un punto di vista storiografico. E sicuramente una di queste è stata lo straordinario rinvenimento del relitto dell’aereo Savoia Marchetti della II Guerra Mondiale, abbattuto dai Caccia inglesi il 14 agosto del 1942.
Il ritrovamento è stato effettuato dal team Rebreather Sicilia con il progetto Ombre dal fondo da anni impegnato nella ricerca di

Aereo militare Savoia Marchetti
Aereo militare Savoia Marchetti

relitti, in collaborazione alla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, che ha ripercorso i racconti dello storico Nicola Virgilio e alcune informazioni ricevute dai pescatori del luogo. Il team, in collaborazione con la Lega Navale di Sciacca, ha organizzato diverse immersioni per la ricerca e la documentazione del relitto. Finalmente, dopo tante ricerche, a 38 metri di profondità, grazie anche alla documentazione fotografica realizzata da Santo Tirnetta, il team è riuscito a scoprire l’aereo, un Savoia Marchetti e a ricostruire l’equipaggio che era a bordo nel momento dell’ammaraggio in mare.
Il team che ha effettuato l’immersione era composto da: Riccardo Cingillo, organizzatore del progetto Ombre dal fondo e documentarista, Santo Tirnetta fotografo del team e campione italiano di fotografia subacquea, Massimiliano Piccolo assistente e addetto alla sicurezza delle immersioni, tutti subacquei esperti in immersioni ad alto fondale. Il personale della Lega navale italiana di Sciacca ha invece provveduto all’assistenza in superficie.
“L’aereo, della seconda guerra mondiale, è adagiato su un fondale limoso con poca visibilità a circa nove miglia da Sciacca – racconta Cingillo – con la parte anteriore in direzione verso terra. La parte superiore risulta fortemente danneggiata

motore del relitto aereo
Il motore del relitto aereo

probabilmente da diverse reti da strascico. Entrando all’interno in mezzo a grovigli di cavi e lenze si intravedono alcuni strumenti e una bombola di ossigeno utilizzata dai piloti. L’ispezione visiva ha rilevato che non sono presenti resti umani e residui bellici”.

La storia dell’aereo Savoia Marchetti 79 Sparviero abbattuto dai Caccia inglesi il 14 agosto 1942

L’aero Savoia-Marchetti 79 Sparviero era un trimotore ad ala bassa multiruolo, inizialmente progettato come aereo da trasporto civile veloce. Costruito in legno, tela e metallo, si riconosceva per la tipica Gobba dietro l’abitacolo che gli valse il nomignolo di “Gobbo maledetto”. Fu impiegato per la prima volta nella guerra civile spagnola.
Nella Seconda guerra mondiale venne utilizzato dalla Regia aeronautica in tutto il teatro del Mediterraneo prima come bombardiere e dopo, con maggiore efficacia, come aereo silurante. Il S.M.79 in particolare fu attivo con il 30º Stormo, con l’87º Gruppo, di base a Sciacca.

Motore stellare del relitto aereo
Motore stellare del relitto aereo

La base militare di Sciacca era così ben mimetizzata tra gli alberi d’ulivo, che difficilmente
poteva essere localizzata dagli aerei nemici. Infatti non fu mai bombardata.

Manometro del relitto aereo
Manometro del relitto aereo

Nell’agosto 1942 scatta l’operazione navale alleata Pedestal, che vede impegnati anche gli S.M.79 in una grande offensiva ai convogli inglesi diretti verso l’isola. Era il 14 agosto 1942 il velivolo Savoia Marchetti con al
comando del pilota Tenente Alfonso Battistini, cadde a poche miglia nel mare di Sciacca. Dal libro scritto da Nicola Virgilio si

evince la tragica sorte che toccò al pilota della 56 Squadriglia abbattuto con tutto il suo equipaggio. Per sfortunate coincidenza l’aereo era rimasto solo e gli inglesi con gli Spitfire e i bimotori Beaufighter dotati di radar, localizzarono il solitario Savoia Marchetti 79 e come degli avvoltoi ci si avventarono contro. Il pilota Zaccardelli ebbe appena il tempo di rispondere all’attacco

con le armi di bordo, quando un Beaufighter del 235 Squadron, con i suoi micidiali cannoncini da 20 mm, colpì il velivolo italiano, facendolo precipitare in mare.

Articolo Precedente Agromafie: 14mila terreni in Sicilia in mano alla criminalità organizzata
Articolo Successivo Max Biaggi e Bianca Atzei, matrimonio in vista?

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *