Rula Jebreal: “Società svegliati, serve un cambiamento”


Rula Jebreal:
Rula Jebreal. Foto Brunella Bonaccorsi

Arriva puntualissima, in un comodo abito verde dispensando sorrisi e cordialità un po’ a tutti. Si concede a interviste, posa per scatti fotografici e selfie e, soprattutto, racconta tanto di sé e di ciò che pensa sulle discriminazioni di genere. Un argomento caro alla giornalista Rula Jebreal, trattato anche in occasione della sua partecipazione al festival di Sanremo del 2020, quando decise di ricordare il sacrificio della madre, morta suicida perché stuprata.

Rula Jebreal: Il cambiamento che meritiamo

Rula Jebreal. Foto Brunella Bonaccorsi
Rula Jebreal. Foto Brunella Bonaccorsi

Nel libro appena uscito dal titolo “Il cambiamento che meritiamo – Come le donne stanno tracciando la strada verso il futuro” (Milano, Longanesi, 2021), Rula Jebreal parte proprio da lì.
In un dialogo con la giornalista Rosa Maria Di Natale, nell’ambito di una presentazione nell’auditorium “De Carlo” del Monastero dei Benedettini e organizzata dal Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, in collaborazione con Taobuk, Rula Jebreal passa in rassegna storie ed eventi storici. L’incontro è stato aperto dal rettore Francesco Priolo, dal direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche, Marina Paino, e dalla delegata d’Ateneo alle Pari opportunità Adriana Distefano.
“La libertà è una lotta continua e costante nel tempo -dice la giornalista- rischia di essere cancellata in un attimo. Se vogliamo vincere le battaglie contro le ingiustizie dobbiamo stare attente, vigili e anche arrabbiate”.

Rula Jebreal: Bisogna avere il coraggio

Rula Jebreal tuona contro il silenzio di chi osserva senza fiatare.

“La vita ci mette sempre davanti a delle scelte, difficili, e occorre il coraggio di farle se vogliamo migliorare il mondo. E in questo contesto invito a riflettere anche gli uomini, a volte nascosti dietro silenzi complici”.

Ma non tralascia nemmeno le responsabilità istituzionali “che hanno una responsabilità enorme sul piano culturale e morale”.

L’autrice punta il dito contro il linguaggio violento spesso usate per indicare le donne. E cita due esempi su tutti: la politica Laura Boldrini e la senatrice a vita Liliana Segre.

“Tutte le donne devono avere le stesse opportunità degli uomini, non possiamo essere escluse o discriminate per il nostro genere” ha concluso Rula Jebreal che, citando i dati Ocse, evidenzia che i ruoli chiave nei media, nella politica italiana e negli istituti di cultura sono occupati sempre dagli uomini. Basta vedere le task force della sanità, sono quasi tutti uomini e non credo che manchino le ricercatrici. “L’augurio – dice- è che si arrivi presto al livello di altri Paesi europei”.

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