“Finalmente c’è un parco archeologico che non è più solo quello disegnato dai monumenti della Neapolis ma un parco della città di Siracusa che viene a coincidere con il tracciato delle mura dionigiane. Erano state pensate secoli fa per proteggere la città e oggi, ricalcando la loro linea, tornano a tutelare Siracusa”, così Mariarita Sgarlata (nella foto), neo Assessore regionale al Territorio e Ambiente, ha commentato soddisfatta la presentazione del decreto di perimetrazione del nuovo Parco Archeologico di Siracusa, in attesa di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, prevista in data 2 maggio.
«Anche se una parte dell’imprenditoria siracusana guarda con preoccupazione a questo provvedimento, sono sicura che a lungo termine si avvertiranno grandi benefici culturali ed economici per il nostro territorio e per le generazioni future», ha proseguito l’Assessore regionale; «una grande occasione di crescita per questa città, che non prevede nuovi vincoli, ma disciplina quelli già esistenti, con nuove possibilità di sviluppo», ha aggiunto la sovrintendente Beatrice Basile; «un provvedimento atteso ormai da 14 anni», ha sottolineato il sindaco Giancarlo Garozzo; un’idea che va indietro nel tempo, già riconducibile a Bernabò Brea e a Santi Luigi Agnello, un’idea ambiziosa che mira alla valorizzazione e alla tutela, un’idea che deve essere portata avanti in nome dello sviluppo del territorio.
Questi in sintesi i presupposti della messa in atto del nuovo decreto per il quale non sono mancate le parole benevole delle responsabili delle unità archeologiche e paesaggistiche di Siracusa, Rosa Lanteri e Alessandra Trigilia secondo la quale il Parco «concilia la necessità di tutela con quella di valorizzazione, costituendo un’ulteriore offerta identitaria».
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