Tessitrici contro la violenza, un progetto per scaldare il cuore


tessitrici contro la violenza

Sono coperte che scaldano il cuore quelle di Tessitrici contro la violenza, l’iniziativa volta alla tutela del benessere della donna vittima di violenza, che vede il coinvolgimento di diversi comuni italiani, dell’associazione farmacie di Milano e dell’ordine nazionale dei medici, in nome di un messaggio d’amore, di rispetto e di solidarietà nazionale tutta al femminile. Un “Adesso Basta!” che stigmatizzi ogni genere di abuso, discriminazione e violenza, permettendo alle vittime di non sentirsi sole.

Il progetto Tessitrici contro la violenza, coinvolgendo Catania come prima città siciliana, verrà presentato lunedì 5 ottobre, ore 9.30 presso il Palazzo della Cultura, alla presenza del Sindaco Enzo Bianco e dell’Assessore alle Pari Opportunità, Valentina Scialfa.

«Contrastare la violenza maschile contro le donne richiede innanzitutto il riconoscimento che tale violenza si configuri all’interno della nostra società come un fenomeno di carattere strutturale, che non sia fatto solo di emergenze>>. Da qui la necessità di un piano con il contributo delle amministrazioni centrali competenti delle Regioni e degli enti locali, nonché delle Associazioni impegnate contro la violenza sulle donne. Ci vorrebbe una Casa dei Diritti anche a Catania.» Questo l’appello di Ersilia Saverino, consigliera comunale presso il Comune di Catania, che interverrà lunedì insieme a Nadia Muscialini, Presidente del Soccorso Rosa Onlus, e di Grazia Priulla, esperta in Politiche di Genere presso l’Università di Catania.

Era il 25 novembre scorso quando, in occasione della giornata internazionale contro la violenza, tutto ha avuto inizio. Una coperta patchwork di quadrati di lana, realizzata da una donna la cui figlia era stata vittima di abusi, è stata donata ai centri Soccorso Rosa e alla Casa dei Diritti. La tessitura è divenuta, quindi, un modo per allontanare i fantasmi del male, dell’orrore subito, un lavorio di riparazione del trauma, che ha avuto effetti assolutamente positivi sull’animo e sulla psiche. Da qui il coinvolgimento di altre donne che, creando coperte, creassero –soprattutto- relazioni d’amore, in un tessuto sociale solidale per le vittime di violenze e abusi.

Tessitrici contro la violenza, possiamo sostenere Soccorso Rosa

«I comuni che hanno aderito all’iniziativa – conclude la Saverino- esporranno le coperte in luoghi simbolici e offriranno la possibilità di fare donazioni per sostenere l’attività dei centri antiviolenza.  Abbiamo bisogno di donne solidali, munite di ago e filo, vorremmo chiedere ai quartieri catanesi ed alle associazioni di realizzare coperte per sostenere Soccorso Rosa, magari in un prossimo appuntamento a Catania proprio il 25 novembre».

 

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