È ufficialmente iniziato il percorso dell’ Ufficio del Garante ombra per i diritti dei minori e degli adolescenti, che raccoglie le prime adesioni del mondo dell’associazionismo. Dopo la “Meter Onlus” di Don Fortunato di Noto, la “Fondazione Èbbene”, con il presidente Dino Barbarossa, ha infatti risposto all’appello della presidente dell’ “Asa Onlus”, Marina Virgillito.
L’urgenza di dotare la Sicilia di una figura prevista per legge, ma di fatto assente, catalizza l’attenzione di quanti si spendono per contribuire alla crescita sociale e culturale del nostro territorio, attraverso la tutela dei più piccoli, spesso e a tutti i livelli oggetto di abusi di varia natura, morale, psicologica, fisica. Questa recente istituzione, quindi, dovrà fare da ombrello a tutte le realtà attive che operano a difesa delle fasce più deboli della società e che intendano restituire dignità e valore a un legge esistente ma inapplicata.
«Non è più pensabile rinviare una nomina che da tempo avrebbe già dovuto tutelare i diritti dei minori» commenta Barbarossa, durante l’incontro di questa mattina con Marina Virgillito, nella sede dell’Ufficio, (via del Roveto 7, Catania). «Il tempo è scaduto, bisogna che un moto di ribellione parta dalle nostre coscienze, per cercare di colmare un vuoto istituzionale a nostro dire scandaloso”, ha aggiunto il presidente dell’associazione Èbbene, che rappresenta dunque un passo avanti lungo un cammino da affrontare compatti, per fare fronte a un gap gravissimo».
«Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a quella che personalmente avverto come una discriminazione, una ingiustizia sociale fino a ora abbandonata all’indifferenza generale – dice Virgillito -. Ringrazio Barbarossa per il sostegno alle nostre istanze e mi auguro che il dispiegamento di sinergie in campo possa finalmente portare a un risultato concreto».
Scrivi un Commento