Vittoria è ucraina e vive in Sicilia: “Ho paura per la mia famiglia”


Vittoria è una studentessa ucraina stabilitasi in Sicilia circa dieci anni fa. L’abbiamo incontrata in piazza Università a Catania dove ha organizzato una protesta individuale per dire no alla guerra. La sua voce trema, il suo sguardo è incerto. Tra le mani un cartello, con i colori della bandiera della sua terra. Campeggia la scritta No war. In Ucraina ha lasciato la nonna, la zia e tanti amici. “Ho paura per loro -ci racconta con evidente emozione-. Siamo preoccupati per quello che potrà succedere. La notte è un incubo per loro, sentono gli aerei militari volare e temono il peggio“.

Vittoria discuterà la sua tesi di laurea martedì. Dopo una prima laurea in economia ottenuta in Ucraina, sta tagliando un secondo importante traguardo. “L’economia non è quello che volevo -ci dice- così quando sono arrivata in Italia ho deciso di studiare all’Accademia di Belle Arti di Catania“.

In Sicilia con lei la madre, arrivata nel nostro Paese per lavorare e per permettere alla figlia di proseguire gli studi. “I soldi non bastavano -continua Vittoria- così mia madre ha deciso di venire a Catania. Non pensavo di seguirla ma lei si sentiva sola e sono venuta anche io“. Da allora sono passati dieci anni. Vittoria sente sua Catania, l’ha scelta e qui ancora vive. Ma il suo cuore oggi corre veloce in Ucraina. “Non riesco a dormire la notte pensando alle persone a me più care che vivono lì -ammette-. Hanno attaccato l’Ucraina e mi hanno detto che ci sono già stati morti tra cui bambini. Questa è una condanna alla libertà e al nostro popolo. Vogliamo la nostra casa, la nostra indipendenza e chiediamo rispetto“.

Vittoria conosce bene il sacrificio. Da quando vive in Sicilia ha lavorato tanto, facendo lavori umili e faticosi ma con grande dignità, la stessa con cui ci racconta la sua vita e le sue paure. Sul suo Paese ci dice: “Era un Paese corrotto che stava però rinascendo e questa guerra ha fermato tutto. Sono andata via perché non vedevo un futuro lì e oggi piango per i tanti amici che sono rimasti“.

E sulla situazione in Ucraina nutre molti dubbi. “Cosa vuole Putin? Non so dire se l’Ucraina sarà l’unico Paese ad essere attaccato o soltanto il primo“.

Vittoria però continua a sognare. Sorride pensando al giorno della sua Laurea. E sul suo futuro dice: “Mi piacerebbe avere un laboratorio mio e vivere della mia arte“.

 

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