Le uova rotte in acqua sono un piatto povero del nostro mondo contadino. Nelle fredde sere d’inverno, consumare un pasto caldo e proteico era una buona soluzione per affrontare la notte nelle abitazioni scarsamente o per nulla riscaldate. Certo, chi allevava in casa qualche gallina se lo poteva permettere più frequentemente. In realtà l’acqua di cui parliamo era un semplicissimo ma saporito brodo vegetale, a base di aglio (o cipolla) e prezzemolo. Il brodo poteva essere rinforzato con aggiunta di patate a tocchetti, piselli, di asparagi selvatici o altre verdure che i contadini portavano la sera dalla campagna. Sovente veniva allungato per inzupparvi tanto pane di casa stantio, fatto giorni prima nel forno a legna con lievito madre.
Ecco la versione più semplice che, comunque, è quella che preferisco.
Ingredienti uova rotte nell’acqua
INGREDIENTI (per 1 persona): 2 uova, olio evo, 1-2 spicchi di aglio affettato, abbondante prezzemolo tritato, sale.
PREPARAZIONE: in una padella adeguata soffriggere leggermente aglio e prezzemolo, aggiungere mezzo bicchiere di acqua, un pizzico di sale e portare ad ebollizione. Rompere le uova e lasciarle cadere intere nel brodo. Coprire e cuocere in camicia col tuorlo liquido, come nell’immagine.
Servire con pane casareccio stantio o con crostoni di pane.
Solo oggi ho conosciuto questo modo di cucinare le uova. Fin’ora le ho fatte rapprendere nell’acqua in ebollizione poi scolate e condite con succo di limone e olio.