Gli imprenditori di Confagricoltura Giovani Anga del sud Italia lanciano da Catania un appello ai parlamentari europei italiani per fermare la proposta della Commissione Europea di concedere un contingente supplementare di 35 mila tonnellate supplementari all’anno a dazio zero di olio d’oliva dalla Tunisia per il 2016 e 2017.
I vertici dell’associazione nazionale dei giovani agricoltori riuniti oggi nella città etnea per il consiglio interregionale del meridione, hanno deciso di chiedere ai parlamentari europei un impegno forte e chiaro in favore dell’olio di qualità italiano.
“Sono giorni caldi al Parlamento europeo sul fronte “olio d’oliva – ha esordito il vicepresidente nazionale di Anga Filippo Schiavone – da pochi giorni la commissione ‘Commercio internazionale’ ha svolto una discussione in cui le posizioni italiane per il rigetto della proposta della Commissione si sono scontrate con un atteggiamento generalmente positivo da parte degli altri paesi”. “Noi crediamo che, al contrario di quanto sostengono i parlamentari di alcuni paesi europei che producono pochissimo olio d’oliva, che l’immissione di altro olio extracomunitario sarebbe significativo e danneggerebbe fortemente i produttori delle nazioni del sud Europa”.
“Anche in ‘commissione Agricoltura’ si è discusso della proposta e ci ha fatto piacere sapere della presa di posizione di alcuni parlamentari italiani a favore del nostro prodotto di qualità – ha aggiunto Giovanni Selvaggi, componente comitato di presidenza nazionale di Anga – e chiediamo a tutti i parlamentari il massimo impegno per tutelare migliaia di imprenditori italiani di un settore che ultimamente è sotto tiro a causa di alcuni truffatori e dell’infestazione della Xylella”.
In chiusura di consiglio il presidente di Anga Sicilia Felice Cupane ha informato i colleghi sui contenuti dell’incontro avuto ieri con l’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici. “Abbiamo discusso di alcuni argomenti ritenuti fondamentali per la categoria, quali l’attuazione delle misure del nuovo PSR e in particolare quelle che incentivano l’insediamento dei giovani agricoltori, l’accesso al credito, lo snellimento delle procedure burocratiche e l’assegnazione dei terreni demaniali da effettuare tramite la cosiddetta “banca della terra, ha spiegato Cupane. “Le nostre proposte sono state accolte con particolare interesse, tutto sta ora nella loro attuazione pratica”, ha concluso il presidente dei giovani agricoltori siciliani.
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