Cinque chef reinventano l’ arancino


chicchi di riso chef arancino

Dopo l’enorme successo della prima edizione, torna la manifestazione enogastronomica Chicchi,  riso e uva di Sicilia, in programma il 17 luglio alle ore 20 alla Masseria Carminello di via Carminello 21 a Valverde, dedicata al prodotto siciliano per eccellenza: l’arancino. Cinque chef daranno vita a una serata dedicata al buon cibo in cui tradizione, innovazione e creatività culinaria saranno gli ingredienti principali. Ognuno di loro proporrà una propria versione dell’ arancino dandogli un tocco personale e un’interpretazione originale.

Accursio Capraro presenta La luce d’estate, un Arancino allo zafferano, limone e mandorla con un ripieno di gamberi, tenerumi e mozzarella. Micaela Di Cola in arte Mikychef propone l’Arancina Cacio e pepe con cuore di fior di latte filante servito su crema di pecorino con erbe aromatiche e zeste di limone candite. Per Gioacchino Gaglio l’Arancina è Fimmina. Gli ingredienti che la compongono sono riso, ragù di scoglio, succo Bloody Mary ricavato da datterino, sedano e cetriolo per dare una maggiore freschezza, capperi e gambero crudo. Fabio Leocata, chef della Masseria Carminello, proporrà le 3 Crispelle. Sarà una rappresentazione delle due crispelle salate e di una dolce preparate con acciughe, ricotta, fiori di zucca. Salvatore Vicari opta per l’ Arancino aglio, olio e masculino con risotto in brodo dashi, mantecato con clorofilla di prezzemolo, farcito con tartarre di alici, panato con erbe aromatiche e accompagnato da alice in crosta e limone candito. “Siamo felici di questa seconda edizione di Chicchi di riso e uva di Sicilia – spiegano Antonio Rosano e Giovanni Samperi, titolari della Masseria Carminello e

Accursio Capraro
Accursio Capraro

della bottega Beddu Viddi e organizzatori della serata – Da sempre ci muoviamo per dare vita a iniziative di confronto, conoscenza e valorizzazione del nostro territorio e dei suoi prodotti. Siamo onorati della presenza di chef così bravi e così rappresentativi per la nostra isola e per il nostro Paese”.

Per accompagnare le pietanze preparate dai cinque chef d’eccezione ci saranno vini siciliani: Alessandro Viola, Vino Scirto, Vini Patria, Vini Bedduviddi.

Gli chef protagonisti di Chicchi, Riso e Uva di Sicilia

Accursio Craparo. Lo chiamano “il cuoco delle due Sicilie”, perché le suggestioni dell’infanzia e le ispirazioni dell’esperienza lo hanno portato a viaggiare tra quella dell’ovest e quella dell’est. Nato a Sciacca, diplomato all’Istituto Alberghiero, valigia e volontà di apprendere questo mestiere lo hanno accompagnato per il mondo: dalle Dolomiti, fino in Germania, a Francoforte,

Fabio Leocata
Fabio Leocata

all’Osteria Enoteca (una stella della Guida Rossa), alla corte di Pietro Leemann dove ha trascorso 15 mesi, dal 2000 al 2002: e dove ha imparato l’arte di apprezzare la naturalezza dei prodotti, il sapiente utilizzo degli ingredienti vegetali, la leggerezza dello stile, la trasposizione nella cucina mediterranea. Il richiamo della sua terra lo riporta in Sicilia. A est, stavolta. Cominciando la sua nuova esperienza a Modica, alla Fattoria delle Torri. Nel giugno 2014, è nato Accursio Ristorante. E qui comincia, il suo nuovo cammino.

 

Micaela Di Cola in arte “ Mikychef ”, un concentrato di solarità e passione. Da generazioni si respira nella sua famiglia la ristorazione con ben 7 ristoranti

Micaela Di Cola
Micaela Di Cola

romani, ma lei opta per una strada alternativa: Executive Chef tra Roma, Milano, Parigi, Bangkok, Saint Tropez. È consulente per start up di ristoranti ed home economist  per pubblicità, cinema e Tv. Brand Ambassador per aziende di enogastronomia, è stata la Testimonial all’Expo 2015 per uno dei marchi di eccellenza del settore.

La sua cucina seduce per la rigorosa qualità, radicata nella migliore tradizione ed abbinata all’attenta presentazione dei piatti. Tra i suoi lavori di immagine, ricordiamo diverse cose apprezzate anche in Tv, ovvero la pubblicità dell’acqua Uliveto con Alessandro Del Piero e Laura Chiatti; la fiction Mediaset “Benvenuti a Tavola”, con Fabrizio Bentivoglio e Giorgio Tirabassi e le diverse partecipazioni tecniche ad Alice Tv, per Sky Italia. Si potrebbe definire una romana doc che ama portare la cucina del Territorio in giro per il mondo.

 

Gioacchino Gaglio è cresciuto a Montelepre, un paesino in provincia di Palermo. Il ricordo più bello della sua infanzia sono i profumi che sentiva per casa. Suo padre voleva che studiasse per avere una vita meno difficile, ma la passione per la cucina era troppo forte. Inizia a lavorare come cuoco a Palermo, ma non gli

Gioacchino Gaglio
Gioacchino Gaglio

basta, ha voglia di imparare, di diventare un grande Chef e allora decide di iscriversi al corso superiore di cucina italiana “L’Alma”. Da allora è in continua crescita, lavora, solo per citarne alcuni, da Uliassi (2 Stelle Michelin), da Mauro Ricciardi alle Tamerici (1 Stella Michelin), al Rossellinis (2 Stelle Michelin), a Londra presso l’Enoteca Turi e presso La Trompette (1 Stella Michelin).

 

 

Fabio Leocata da cinque anni è alla guida della cucina di Masseria Carminello a Valverde, dove i piatti della cultura siciliana

Salvatore Vicari
Salvatore Vicari

vengono riproposti in chiave contemporanea, combinandone i sapori e giocando sui contrasti. Oggi presta molta attenzione ai dettagli: dal processo della selezione degli alimenti, i migliori di stagione, fino alla creazione del pasto senza trascurare la presentazione dello stesso per regalare ai suoi commensali anche un’importante esperienza visiva.

 

 

Salvatore Vicari ha la passione per la cucina da quando è nato 33 anni fa. Ci racconta di suo padre che onora ed esalta la sua prima parmigiana di melanzane realizzata a 7 anni. Sono ancora vivi in lui i ricordi di profumi e sapori delle “magie” che uscivano dal forno a legna la domenica mattina in campagna, le cotture odissiache dei legumi nella pentola in ghisa sulla cucina francese a casa della nonna. Inizia pieno di entusiasmo, da autodidatta, facendo esperienza sul campo, lavorando sodo e frequentando Corrado Assenza, non solo in quanto cliente e degustatore dello stimato “Caffè Sicilia” ma anche come allievo attento e buon ascoltatore. Il più grande insegnamento è stato aver capito la necessità di usare materie prime di qualità per ottenere risultati soddisfacenti. Ha rappresentato la città di Noto ad Expo Milano 2015, con un cooking show e una cena che sono stati occasione per raccontare storie, ricette, segreti, aneddoti gastronomici.

 

Articolo Precedente Giorgio Pace, commissario dello Stabile di Catania: Il teatro si può salvare
Articolo Successivo Ricette fresche e gustose a base di avocado

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *