L’olio italiano sembrava non trovare pace. Prima tutto il trambusto creatosi per il caso xylella che ha colpito gli ulivi della Puglia, trambusto che ancora non sembra aver visto la fine del tunnel, sebbene ultimamente la vicenda non occupi più le prime pagine dei giornali. In secondo luogo il caos sorto attorno all’olio tunisino per l’importazione a dazio zero e che potrebbe nuocere ancora di più a un’economia italiana appena appesa a un sottilissimo filo.
A dispetto di tutto questo, invece, è arrivata finalmente una notizia che si attendeva da tempo: l’olio d’oliva siciliano ha ottenuto il marchio Igp, marchio prestigioso quanto meritato dall’olio dell’isola. Il percorso per ottenere questo riconoscimento non è di certo stato semplice, eppure, finalmente, dopo lunga attesa è arrivato. A dare la bella notizia è stato Giovanni La Via che lo ha appreso direttamente dal Commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan. Certo, il problema dell’olio tunisino resta, ma secondo La Via il conferimento del riconoscimento Igp sarà fautore di eventi positivi che andranno a compensare quelli negativi creati dall’importazione, di certo non gradita ai coltivatori italiani, dell’olio d’oltre mare.
Ora anche il commercio di questo prezioso alimento potrà trovare nuovo vigore, influendo anche in un certo mercato estero che grazie alle nuove tecnologie è sempre più vicino. L’olio siciliano marchiato Igp troverà di certo il favore del web dove si può acquistare non solo con paypal o alternative carte prepagate, o si potrà aprire conto corrente online (approfondimenti su http://www.cartedipagamento.com/paypal-alternative.htm). L’olio, così come altri prodotti tipici, può arrivare in tutto il mondo, portando in giro il gusto e il sapore genuino di una terra che davvero meriterebbe molto di più, sia come mercato che come riconoscimento da parte di un’Europa sempre troppo poco propensa a promuovere i prodotti italiani.
Speriamo che questo sia solo un inizio e che serva da traino a tutto il comparto dell’agricoltura, comparto che potrebbe senza dubbio ambire a nuovi mercati, senza dover però rinunciare alla qualità dei prodotti italiani e della loro genuinità, cosa che, invece, all’Europa, data la situazione dell’olio tunisino, non sembra stare poi così tanto a cuore. Intanto è bene però godersi questo riconoscimento e quando si va a fare la spesa, sapere sempre cosa comprare, in questo caso l’ottimo olio della Sicilia.
Scrivi un Commento