Il Casale delle rose, tempio dell’ospitalità siciliana


 

E’ storia d’amore quella che si respira all’interno del Casale delle rose di Caltagirone (www.casaledellerose.com) . Amore per la tradizione siciliana, per i suoi sapori, per l’ospitalità, per i profumi e i colori di una vallata incantevole. Amore per la propria storia, che è ricerca e valorizzazione del passato, ma anche attenzione al presente e sguardo rivolto al futuro, in una logica di crescita, ma senza mai tradire il valore del rapporto  “a dimensione d’uomo”.

Già il pregio architettonico della masseria dell’ottocento, interamente restaurata, che ne esalta funzionalità e confort, è significativo, come lo è la minuziosa attenzione dei particolari, come quel proporre il simbolo delle rose anche nelle stoviglie, piatti e brocche in ceramica siciliana, che diventa sinonimo di qualità e di genuinità.

La cucina, tipicamente mediterranea, propone le antiche ricette, invalicabile baluardo che si contrappone all’invasione della globalizzazione del cibo, con prodotti biologici, prodotti nella stessa azienda agricola, dal vino all’olio, dalla frutta fresca d, e alle marmellate, al pane fragrante, servito ancora caldo dopo la cottura nel forno a legna. Il tutto all’insegna della stagionalità.

All’attività di ospitalità e di agriturismo, la famiglia Lirosi ha aggiunto, con risultati eccellenti, la produzione di un ottimo vino che, nel rispetto di quell’amore per la tradizione, Francesco e Michele hanno dedicato al padre. “Don Michelangelo”, nato dal perfetto connubio di due vitigni coltivati frutto di coltura biologica, il nerello cappuccio e il syrah, uniti per esprimere unicità, forza e una intensa espressione di sicilianità.

Vino di carattere e di enorme complessità gusto-olfattiva,  si presenta di un colore rubino scuro con sfumature violacee, l’olfatto percepisce  sensazioni floreali di viola appassita, more, mirtilli. Al gusto risulta corposo dai tannini morbidi,  ma  presenti, caldo e di piacevole persistenza con note ben evidenti di cioccolata e liquirizia.

Si apprezza molto se abbinato  a formaggi stagionati e con lo stracotto di manzo.

Bottiglie numerate, disponibili per l’annata 2012. Roba da intenditori, insomma.

 

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1 Commento

  1. Kate
    26 febbraio 2014
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    E’ importante portare avanti le nostre tradizioni. Sembra un luogo interessante, viene voglia di visitarlo.
    .

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