Il Polo Regionale dell’Agricoltura di Catania approda alla Biennale del Gusto di Venezia


 

La Biennale del Gusto, dei Sapori e dei Territori svoltasi a Venezia  nei giorni scorsi è stata una prestigiosa vetrina per le più qualificate produzioni enogastronomiche sia dall’Italia sia dall’estero, contando al suo attivo, alla sua prima edizione,  circa 50.000 presenze, delle quali 8.500 estere.

Venezia per quattro giorni capitale delle eccellenze del gusto per chi ama il cibo tipico e di qualità. Un evento rivolto ai professionisti, produttori e venditori, con l’esposizione prodotti che si identificano con il territorio.

Il Polo Regionale dell’Agricoltura di Catania si è posizionato tra i protagonisti di questa prestigiosa kermesse enogastronomica in linea con il progetto “Born in Sicily”,  fortemente voluto e promosso dall’assessore regionale all’Agricoltura Dario Caltabellotta, e coordinato dalla SOAT di Siracusa con la collaborazione del GAL Terre Normanne di Palermo.

Il Polo Regionale ha inserito nel suo paniere espositivo ben quattro aziende produttrici di prodotti di alta qualità: l’olio Nocellara dell’Etna di Feudo San Vito che ha riscosso notevole successo tra i visitatori, non da meno le aziende vinicole Don Michelangelo e Feudo Cavaliere con i loro Etna Rosso e Syrah e le deliziose confetture di pesche biologiche di Filippo Sardo, peschicoltore in Caltagirone.

Queste aziende sono state degnamente rappresentate da chef , sommelier ed export manager d’avanguardia, che per l’occasione hanno presentato il progetto del Polo agli astanti, il cui ideatore e promotore è l’attuale presidente Salvatore Boninelli, imprenditore e studioso di comprovata esperienza nel settore agricolo.

Il padiglione istituzionale brandizzato “Born in Sicily” ha fatto parlare molto di sé: molto apprezzate sono state le degustazioni delle eccellenze enogastronomiche siciliane che ogni pomeriggio radunavano numerosi gourmet e curiosi,  e i numerosi convegni curati da Maurizio Scollo, dirigente regionale siciliano, volti a far conoscere più da vicino le nicchie alimentari dell’isola.

“La Sicilia – ha avuto modo di affermare Caltabellotta – è un luogo dove i prodotti si integrano con i territori, grazie alle diverse stratificazioni storiche e culturali, mantenendo una loro straordinaria originalità. Vini e prodotti agroalimentari di Sicilia, negli ultimi decenni, grazie ad una adeguata utilizzazione delle risorse naturali, riducendo l’impiego della chimica, rinunciando agli Ogm e avendo cura dell’ambiente, hanno raggiunto livelli di altissimo pregio. Le migliori produzioni siciliane, dal vino all’olio, dalla frutta agli ortaggi, dai formaggi alle carni, sono legate ad una biodiversità non omologabile che ne esalta le caratteristiche qualitative”.

La Sicilia ha una potenzialità straordinaria che ancora deve essere espressa appieno se si pensa al ruolo della vitivinicoltura, ad esempio, settore che Dario Caltabellotta conosce molto bene e che rappresenta il motore della notorietà agricola siciliana.

Le produzioni tipiche della regione hanno raggiunto una qualità eccellente e anche il turismo enogastronomico, che in Sicilia può e deve fare nuovi passi in avanti, si sta affermando sempre di più. Promuovere e valorizzare le qualità enogastronomiche della Sicilia significa fare del bene a tutto il sistema del Made in Italy, di cui la regione siciliana è un asse portante.

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