“Cosa c’è di più contemporaneo del banchetto barocco?”. Domanda retorica che, quindi, non aspetta risposta. Lo chef stellato Seby Sorbello ci conduce per mano e ci trasporta in un viaggio a ritroso nel tempo che si concentra proprio sulla storia della cucina seicentesca italiana. “Ridare appartenenza alle radici”. Il giornalista televisivo Alex Revelli Sorini, autore con Sorbello e Susanna Catini del libro appena pubblicato dalla Ali&no Editrice, “Tacuinum Barocco”, presentato alla Camera di Commercio di Catania, sintetizza così il senso di questa pubblicazione che riporta il lettore in un’epoca ormai consegnata alla storia per condurlo, passo dopo passo, nuovamente ai giorni nostri. Ricette antiche “diventano” moderne, si contestualizzano a un’epoca, quella nostra, senza dimenticare il passato glorioso.
L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, che coordina le pubblicazioni dei taccuini, ha fortemente voluto uno chef catanese, appunto Seby Sorbello, per riscoprire e rileggere in chiave moderna cento ricette storiche legate alla tradizione barocca. Un lavoro di ricerca e approfondimento, svolto con il supporto di Enza Cutuli e Marilena Sanzone e basato su testi originali del secolo XVII. Dopo una appassionante introduzione storica sugli usi e costumi della cucina del ‘600 ed il richiamo a figure emblematiche come i cuochi dell’epoca, Stefani, Messisbugo, Rossetti, Tanara, si passa alle cento ricette che vanno dalle “entrate” alle zuppe, dalle carni al pesce, dai legumi alle salse ai dolci.
Una presentazione sui generis quella etnea, la prima, quella ufficiale. Ne seguiranno altre in tutta Italia.
Per l’appuntamento nel capoluogo etneo, si alternano al microfono il giornalista Antonio Iacona, il segretario provinciale dell’Assostampa, Daniele Lo Porto, gli chef stellati Pietro D’Agostino e Ciccio Sultano. La verve di Alex Revelli Sorini, che non disdegna parole ardite e doppi sensi, rende l’atmosfera scoppiettante. In appena quarantacinque minuti si conclude l’incontro seguito, però, da un abbondante buffet “barocco”.
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