Lo Shalai Resort di Linguaglossa (Catania) e l’Hotel Signum di Salina hanno ottenuto l’ambita Stella Michelin, nella guida 2016. “Felicità per due giovani che hanno raggiunto un risultato molto importante”, commenta lo chef Ciccio Sultano, presidente de Le Soste d’Ulisse, di cui entrambi i locali da oggi stellati, fanno parte. Le Soste d’Ulisse, associazione nata nel 2002, raccoglie fra i propri associati 26 ristoranti gourmet (tra cui tutti i ristoranti stellati presenti in Sicilia), 20 charming hotel e 2 maestri pasticceri, oltre ad una ricca e rinnovata collezione di cantine che raccoglie le migliori espressioni enologiche siciliane. L’associazione si avvale inoltre, di 6 chef ambasciatori del gusto che la sostengono in Italia ed all’estero: Massimiliano Alajmo, Heinz Beck, Gennaro Esposito, Peppe Giacomazza, Nino Graziano e Davide Scabin.
“Una grande soddisfazione – continua il Presidente – che i due nuovi locali stellati facciano entrambi parte de Le Soste di Ulisse. Il segno che stiamo facendo bene il nostro lavoro,e soprattutto che la Sicilia è capace di anticipare i tempi e di dare ai propri giovani la possibilità di crescere e realizzarsi”.
Per Ciccio Sultano infatti “sono ormai lontani i tempi in cui gli ispettori della guida Michelin, faticavano a venire in Sicilia. In questo senso è stato molto importante il lavoro che abbiamo fatto con Le Soste di Ulisse, avendo creato un vero e proprio circuito delle eccellenze. La nostra associazione, grazie al confronto continuo, è riuscita a stimolare i propri associati, spingerli a fare sempre meglio, e a non aver paura di crescere”. Con questi due nuovi ingressi il numero di locali stellati presenti in Sicilia salgono a tredici, e tutti risultano associati a Le Soste di Ulisse. In particolare Luca Caruso, patron dello Signum, è un componente del direttivo e Luciano Pennisi, dello Shalai di Lingualossa, è invece Vice Presidente dell’associazione.
“Il nostro obiettivo – continua Ciccio Sultano – è la felicità dei clienti, quello è il nostro vero successo: i riconoscimenti e gli allori ne sono la diretta conseguenza”.
“A Giovanni e Martina – conclude il Presidente – vanno i miei più sinceri auguri affinchè quello di oggi sia il primo di una lunga lista di riconoscimenti, che sappiano dare lustro alla Sicilia, ad un nuovo modo di pensare, di fare impresa, di ricercare l’eccellenza. Questa è la Sicilia che, fuori dai classici cliché, in cui ci vogliono relegare, riesce ad esprimere la capacità di essere elegante, ricca e generosa”.
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