Diciamo spesso quanto sia importante puntare forte sul made in Italy per far crescere le performance delle nostre produzioni sui mercati esteri, perché è l’italianità l’ombrello sotto il quale territori, grandi e piccole produzioni, brand dell’agroalimentare, trovano la giusta valorizzazione. Ma per noi, i consumatori, quanto è importante il made in Italy nel momento dell’acquisto? A rispondere è lo studio “Il Dna del made in Italy: valori e riflessioni operative”, basato su quasi 2.000 interviste a italiani e stranieri, e condotto dal professor Gabriele Micozzi, docente di marketing all’Università Politecnica delle Marche.
Il concetto di made in Italy non riguarda solo il wine & food, ma comprende tanti altri settori, come l’auto o il design, ma è proprio nel vino e nell’alimentare che l’italianità sembra insostituibile: l’82% degli intervistati, infatti cerca tra gli scaffali cibo italiano, ed il 68% vino del Belpaese, mentre, ad esempio solo il 9% cerca l’italianità nell’acquisto di un telefono cellulare. Sarà perché, nell’accezione comune, “made in Italy” vuol dire soprattutto “qualità” e “tradizione”, ma anche “scarsa tecnologia” ed “inaffidabilità”. Ma quanto saremmo disposti a spendere, in più, per un prodotto “autoctono”? Non molto, in realtà, il 3% addirittura nulla, mentre solo il 22% sarebbe disposto a spendere più del 30% in più di un prodotto straniero. Ma quello che colpisce maggiormente, è il valore che diamo al made in Italy rispetto alle produzioni degli altri Paesi: se in una scala di valori, i prodotti italiani valessero 100, per noi il made in France ed il made in Germany varrebbero addirittura 164, mentre per un consumatore straniero, se l’Italia nel carrello vale 100, la Francia vale 121. In poche parole, ci sottovalutiamo, nonostante le nostre tante eccellenze, e i brand che fanno sognare l’Italia in tutto il mondo; è questo, però, il campo da cui l’enogastronomia esce in qualche modo “ridimensionata”, perché, se per i consumatori italiani tra i 10 marchi più amati ci sono Barilla (al 10), Prosciutto di Parma (8), Parmigiano Reggiano (5) e Nutella (4), nel mondo i 10 brand preferiti sono tutti nei settori della moda e dei motori, da Armani alla Ducati. (da winenews.it)
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