Codice Rosso: nuovi reati e pene più severe. Ecco le novità


codice rosso

È stato approvato il “Codice rosso” un gruppo di norme atte a contrastare la violenza domestica e la violenza sulle donne. Il corpo di norme, esitato in Parlamento con non poche polemiche, ha introdotto alcune novità importanti.

L’avvocato Lucia Tuccitto, titolare dello Studio Legale Tuccitto, ci chiarisce le novità in merito.

Prima di tutto, è stato introdotto un nuovo reato per chi provoca la deformazione dell’aspetto della vittima, con lesioni permanenti al viso. Il codice penale si arricchisce di un articolo sui casi di aggressione a una persona, con lesioni permanenti al viso fino a deformarne l’aspetto e

foto Brunella Bonaccorsi
L’avvocato Lucia Tuccitto. Foto Brunella Bonaccorsi

cosiddetti sfregi al viso. Il responsabile è punito con la reclusione da otto a quattordici anni. Se lo sfregio provoca la morte della vittima, scatta l’ergastolo. E per i condannati sarà più difficile ottenere benefici come il lavoro fuori dal carcere, i permessi premio e le misure alternative.

Vietate anche le nozze forzate: la legge punisce chi induce un altro a sposarsi (anche con unione civile) usando violenza, minacce o approfittando di un’inferiorità psico-fisica o per precetti religiosi.

Tipizzata anche la figura delittuosa del revenge porn: chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda foto o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito di una persona senza il suo consenso, rischia da uno a sei anni di carcere e una multa da 5.000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o acquisito le immagini, le invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso della persona interessata.

Sono state aumentate le pene per chi commette stalking o violenza sessuale.

Inoltre, nel caso di atti sessuali con minori di 14 anni ai quali è stato consegnato o anche solo promesso denaro o altra utilità, la violenza diventa aggravata.

Nel caso di condanna per reati sessuali, la sospensione condizionale della pena è subordinata alla partecipazione a percorsi di recupero, organizzati ad hoc da enti o associazioni che si occupano di assistenza psicologica, prevenzione, e recupero di soggetti condannati per reati sessuali.

“Tra le novità introdotte, – sottolinea l’avvocato Lucia Tuccitto – vi è la previsione di una corsia preferenziale per lo svolgimento delle indagini. È bene registrare che il provvedimento legislativo non ha avuto il plauso di molti operatori del settore che la ritengono un po’ un’occasione persa. Sicuramente il Codice rosso ha l’indubbio merito di avere tipizzato alcun forme delittuose assenti dal codice penale, tuttavia, l’essere una legge a costo zero, vizio in uso al legislatore italiano, diminuisce di molto la portata innovatrice della stessa e soprattutto in termini di efficacia preventiva non lascia spazio a previsioni rosee”.

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