Modi di dire. Perché si dice: Essere una Cassandra, Fare la Cassandra


Cassandra

Essere Cassandra, Fare la Cassandra, con simili espressioni, si indica chi “prevede il futuro senza essere creduto” o chi “predice disgrazie”.

Divenuto adulto, Paride rapì la bella Elena, moglie del re di Sparta Menelao. In questo modo scatenò la vendetta degli Achei, che organizzarono una poderosa spedizione militare contro Troia. Dopo 10 anni di inutile assedio della città, gli Achei finsero di partire lasciando sulla spiaggia un cavallo di legno dentro il quale si nascondevano alcuni tra i loro migliori guerrieri. Secondo il mito, Cassandra era una dei 50 figli di Priamo, il mitico re di Troia. Lei era una bellissima sacerdotessa di Apollo, il dio della profezia. Apollo si innamorò di lei e le diede il dono di predire il futuro, ma la giovane non cedette alle lusinghe amorose del dio, che perciò la condannò a non essere creduta. Infatti, Cassandra predisse la distruzione di Troia per colpa del fratello Paride, ma nessuno le credette. Divenuto adulto, Paride rapì la bella Elena, moglie del re di Sparta Menelao. In questo modo scatenò la vendetta degli Achei, che organizzarono una poderosa spedizione militare contro Troia. Dopo 10 anni di inutile assedio della città, gli Achei finsero di partire lasciando sulla spiaggia un cavallo di legno dentro il quale si nascondevano alcuni tra i loro migliori guerrieri. Inutilmente Cassandra scongiurò i suoi di bruciarlo. Nessuno le diede ascolto e il cavallo fu portato dentro le mura della città. Nottetempo i guerrieri achei uscirono e aprirono le porte ai loro compagni. Così Troia fu espugnata e data alle fiamme.

 

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