Donne al volante, polemica costante


Traffico impazzito. Caldo torrido. Incrocio di una centralissima via della città. Scooter in prima linea ed autoveicoli in fila. Tutti lì, inchiodati dal semaforo.Scatta il verde, gli scooter sfrecciano ma una macchina rimane in panne. Bloccata. Suonano  i clacson, il conducente inserisce la marcia ma l’autovettura, di un colore -fucsia- che fuga il benché minimo dubbio circa la proprietà del mezzo, non avanza. Si intravedono dei capelli lunghi ed una figura piuttosto esile.

Eccola, il flagello della circolazione! Partono i commenti, i soliti. Si levano gli improperi, i peggiori. Le donne, le incapaci, le mine vaganti, i pericoli ambulanti. I toni si accendono, gli animi si surriscaldano. Loro, i piloti provetti, abbassano i finestrini agitando, come Orlandi furiosi, le mani ed incitando al movimento.  Al grido, l’ennesimo, di “Sempri fimmini siti”, l’imbranata, la colpevole di cotanto frastuono,  l’imputata dell’ingorgo cittadino, scende dalla macchina apostrofando gli Schumacher catanesi con “ C’aviti pobblema?”.  Esile era, e pure capelli lunghi aveva ma di masculu si trattava. E questo cambiava le cose, ribaltava la situazione facendo germogliare lì, dove l’asfalto si squagliava, semi di solidarietà maschile.         Ah, furbacchioni.

                                          Elenia

La donna incapace alla guida è un cliché che non mi risulta, più che altro un errore, un equivoco storico: la donna che da passeggero divenne conducente, era conducente per poche ore, e dunque, privata dell’esperienza – unico vero fattore di miglioramento della qualità della guida – venne elevata a emblema di un’incapacità genetica che è invece e comprensibilmente socio-storica. Il maschilismo da retrobottega, quello che vuole minimizzare la donna deresponsabilizzandola, è roba che non mi appartiene: mi accontento solo di quell’oggettività scientifica – e non statistica – che sul tema tace perché non ha nulla da dire, come gli istruttori di autoscuole che (improvvisando il sondaggio) non rilevano particolari sperequazioni fra i due sessi nei tempi d’apprendimento. Ora scusate, ma corro a vedere il gran premio (quote rosa non pervenute, sarà un caso), o magari il rally (due indizi non fanno una prova), o forse la moto GP (però a tener l’ombrello sono brave). Altrimenti detto: la tua eccezione ha confermato la mia regola.

                            Alex

                                                        

     

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