Oggi un incontro tra questi due opposti, prima considerati agli antipodi, non è più così improbabile.
Le lasagne vegan con pesto di zucchine sono gradevoli e gustose come quelle classiche e leggere e salutari come solo le verdure sanno essere.
Inoltre sono estremamente facili da preparare.
Lasagne vegan, ingredienti
Dosi per 6 persone
Preparazione: 40 minuti
Cottura: 30 minuti
400 g lasagne senz’uovo
Pesto di zucchine:
500 g zucchine
10 noci
1 ciuffetto abbondante di prezzemolo
Sale Q.B
Pepe a piacimento
Besciamella Vegan:
100 g Farina00
1l brodo vegetale (va benissimo anche l’acqua di cottura delle zucchine, se bollite in pentola e non scaldate al microonde)
1 bicchiere d’olio EV d’ Oliva
Procedimento pesto di zucchine:
Lavate con cura le zucchine che andranno poi sbucciate e private dell’estremità. Tagliatele dunque a cubetti grossolani e mettetele in una pentola con un litro circa di acqua e sufficiente sale per renderle saporite.
Dopo circa 5 minuti, appena le zucchine saranno morbide, prelevatele con la schiumarola, in modo da poter usare l’acqua di cottura successivamente per fare la besciamella, e mettete le zucchine nel mixer.
Aggiungete poi le noci sgusciate e una manciata abbondante di prezzemolo lavato e frullate tutto fino ad ottenere una crema vellutata e non troppo densa.
Assaggiate e aggiungete sale o pepe a seconda del vostro gusto.
Procedimento besciamella vegan:
In un altro tegame a fuoco basso, unite la farina con l’olio e poi aggiungete pian piano il brodo di cottura delle zucchine, o il brodo vegetale, in quantità di un litro, e mescolate preferibilmente con la frusta da cucina fino ad ottenere una crema dalla consistenza abbastanza corposa.
Adesso possiamo assemblare le nostre sfiziose lasagne. Disponiamo uno strato di pesto sul fondo della pirofila e alterniamo la lasagna, il pesto, e la besciamella.
Per ottenere una crosta dorata in superficie cospargete il tutto con una fine granella di noci. Infornare poi per 30 minuti circa a 200/220 gradi. Il tempo varia a seconda del vostro forno.
Quello che non varierà sarà il gusto della pietanza.
Di Federica Giunta
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