Ritorna PharmEvolution 2022, la convention evento che per tre giorni, da oggi a domenica 16 ottobre, riunisce al Palalumbi di Taormina il mondo della farmacia.
“Non esiste momento migliore per essere farmacisti”. Lo ha detto il presidente di Federfarma Nazionale Marco Cossolo tagliando il nastro della decima edizione di PharmEvolution.
Un appuntamento molto atteso dopo due anni di stop causa pandemia, come dimostrano i numeri: migliaia di visitatori da tutta Italia e un centinaio di stand dove conoscere le ultime novità del settore. Tra le altre, presente in fiera anche una farmacia del Metaverso.
“Futuro e presente della farmacia si incontrano ancora una volta a PharmEvolution – ha detto il presidente di Federfarma Sicilia e ideatore della convention Gioacchino Nicolosi -. In due anni l’evoluzione della farmacia ha avuto un’accelerazione inimmaginabile: ci siamo lasciati nel 2019 parlando di come attuare la farmacia dei servizi e oggi la ritroviamo realtà. Ed è la base da cui ripartiamo per dare ai cittadini tutti quei servizi che ci chiedono e che sono ormai irrinunciabili per garantire una sanità territoriale più efficace e moderna”.
La farmacia che si ritrova a PharmEvolution 2022 è più matura e consapevole del proprio indispensabile ruolo quale cerniera tra la sanità territoriale e l’erogazione di servizi al cittadino.
“Oggi bisogna valorizzare il grande lavoro che è stato fatto – ha aggiunto Cossolo a margine della manifestazione -. La farmacia nell’emergenza pandemica ha risposto appieno alla richiesta del Servizio Sanitario Nazionale e grazie alla norma sulla farmacia dei servizi abbiamo fatto tamponi, vaccini, e quest’anno anche i vaccini antinfluenzali. Indietro non si torna”.
PharmEvolution 2022: La farmacia sia patrimonio del paese
La straordinaria resilienza mostrata dai farmacisti, in Italia come in ambito europeo, è stata al centro dell’intervento di Roberto Tobia, presidente PGEU e relatore nel convegno “Nuove frontiere professionali per una farmacia italiana sempre più al passo con l’Europa”.
“Il contributo che le farmacie hanno dato alle istituzioni durante l’emergenza pandemica ha prodotto una serie di risultati incontrovertibili – ha evidenziato Tobia -, a partire dal supporto per assicurare a tutti i pazienti l’accesso al mondo della salute. Alle farmacie sono stati dati nuovi e importanti incarichi: in 5 Paesi europei, tra cui l’Italia, le farmacie hanno dispensato farmaci che prima erano di esclusiva dispensazione ospedaliera, mentre in altri 6 Paesi è stata concessa la possibilità di rinnovare le ricette ripetibili e in 4 Paesi è stata data alle farmacie la possibilità di fornire soluzioni alternative per mitigare il problema della carenza dei farmaci”.
Alle ricadute pratiche ed economiche dei nuovi servizi per la farmacia italiana è stato dedicato il convegno: “Anche il fisco esce dall’emergenza post Covid 19: cosa riserva alle farmacie”.
Nel suo intervento Giampietro Brunello già amministratore delegato della Società per gli Studi di Settore (oggi Indicatori sintetici di affidabilità) ha evidenziato come la farmacia sia un “patrimonio del Paese che va tutelato con il mantenimento della pianta organica e delle condizioni che ne consentano l’equilibrio economico, ma anche con la consapevolezza che non sarà certo la distribuzione on line che potrà erogare servizi diffusi su tutto il territorio nazionale. Solo avvalendosi della rete delle farmacie – ha detto Brunello alla folta platea di farmacisti -, il Servizio Sanitario Nazionale potrà portare in ogni più recondito angolo del paese analisi, prevenzione, vigilanza, primo intervento e quant’altro possa essere utile facilitando ai cittadini l’accesso ai servizi, anche in un’ottica di riduzione dei costi per la collettività”.
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