Disostruzione vie aeree dell’adulto e falsi miti sul soffocamento


disostruzione

Sarà capitato a tutti di rischiare di soffocare durante un pasto o di assistere ad una scena di questo tipo. Nella maggior parte dei casi, dopo qualche colpo di tosse tutto si risolve per il meglio, ma talvolta il boccone di traverso – o, nel caso dei bambini, un oggetto ingoiato accidentalmente – può rivelarsi fatale. Ignorare delle semplici manovre da eseguire in caso di soffocamento porta a compiere gesti istintivi ma errati come porgere un bicchiere d’acqua a chi sta soffocando o afferrare un lattante  dai piedi e scuoterlo per liberarlo dal corpo estraneo. La Croce Rossa Italiana è costantemente impegnata nell’attività di divulgazione e sensibilizzazione di tutte le fasce della popolazione. È per questo che la redazione di Sicilia&Donna ha intervistato la volontaria C.R.I. Maria Cristina Riso, istruttrice e responsabile dell’Ufficio Formazione del Comitato di Catania. Dopo aver affrontato le manovre di disostruzione pediatriche, le abbiamo chiesto come comportarsi quando  ad avere le vie aeree ostruite è un adulto e quali sono i falsi miti ancora radicati in materia di soffocamento.

Disostruzione, intervista a Maria Cristina Riso 

Come intervenire se un soggetto adulto sta soffocando?

Maria Cristina Riso, comitato C.R.I. di Catania

“Innanzitutto va incitato a tossire sempre più forte finché riesce a farlo. Dopo, si richiama l’attenzione dei presenti e si chiede di chiamare il 118 se si è impossibilitati a farlo personalmente. Quando il soggetto non è più in grado di tossire ma è ancora cosciente, il soccorritore deve porsi dietro in posizione leggermente laterale rispetto alla persona che sta soffocando, sorreggerla passando le braccia sotto le sue per trattenerla (se dovesse diventare incosciente) e farla reclinare in avanti, agganciando la sua mandibola. A questo punto si effettuano cinque energiche pacche interscapolari dal basso verso l’alto con via di fuga fuga laterale. Se ciò non si rivela sufficiente a disostruire le vie respiratorie, si passa alla manovra di Heimlich. Dopo aver passato le braccia sotto quelle dell’individuo che sta soffocando, bisogna formare una C posizionando il pollice sul processo xifoideo (punto d’incontro dell’arcata costale) e il mignolo sull’ombelico. Con l’altra mano, si incarcera il pollice all’interno del pugno e lo si appoggia al centro della C. Avendo afferrato il pugno con l’altra mano, si eseguono cinque vigorose compressioni, dette a cucchiaio. Occorre alternare le pacche interscapolari alle cinque manovre subdiaframmatiche fino alla disostruzione completa o sino all’arrivo dei soccorsi.”

La manovra di Heimlich va effettuata in piedi o seduti?

“La si può eseguire sia in piedi che seduti. Dipende dalla proporzione fisica tra il soccorritore e chi viene assistito.”

Nel caso di una donna incinta, si può ricorrere alla stessa manovra senza rischi per il feto?

“La manovra è la stessa, ma invece di effettuarla sulla pancia si pressa più in alto, dato che la struttura anatomica di una donna in gravidanza è modificata a causa della crescita delle dimensioni dell’utero.”

E quando ci si soffoca con la saliva c’è da allarmarsi?

“Si tratta di una situazione risolvibile in poco tempo perché la saliva che va di traverso provoca un fastidio e una forte tosse ma non crea una vera ostruzione. La tosse è un meccanismo di difesa.”

Ci sono dei falsi miti da sfatare riguardo al soffocamento? Cosa andrebbe categoricamente evitato?

“Spesso istintivamente si è portati a porgere un bicchiere d’acqua a chi sta soffocando ma è un gesto sconsigliato perché si rischia di spostare il corpo estraneo in una posizione non adeguata. Un’altra cattiva abitudine, molto diffusa, consiste nel mettere a testa in giù il bambino che sta soffocando, scuotendolo. Non c’è alcuna evidenza scientifica che questa manovra porti alla disostruzione delle vie aeree e, inoltre, scuotere un lattante può provocare danni al rachide cervicale. Naturalmente, c’è anche il rischio che il bambino scivoli dalle mani, cadendo a terra. Anche dare colpi alla schiena mentre qualcuno tossisce è un altro gesto volontario erroneo perché in quel momento l’organismo sta adottando un meccanismo di difesa attraverso la tosse. Sarebbe meglio, piuttosto, incoraggiare la persona a tossire più forte.”

La Croce Rossa di Catania propone dei corsi di manovre salvavita? E a chi si rivolgono?

“I corsi sono rivolti a tutti, sia a singoli che a gruppi, scuole, associazioni e chiunque lo richieda. Per quanto riguarda le manovre di disostruzione delle vie aeree, proponiamo diverse tipologie di corsi. Offriamo delle semplici lezioni informative di circa un’ora e mezza, durante le quali sensibilizziamo la gente (tra cui tanti genitori e insegnanti)  sul problema e dimostriamo il modo corretto di eseguire le manovre. Il corso vero e proprio di manovre di disostruzione, invece, prevede una parte teorica e l’esercitazione sui manichini; a questo aggiungiamo una breve lezione informativa sulle dieci regole del sonno sicuro e del posizionamento del bambino in culla. Un altro corso che organizziamo è quello delle manovre salvavita pediatriche, che prevede la parte di disostruzione e la rianimazione cardiopolmonare, oltre alle dieci regole del sonno sicuro. Il corso Full D, invece, è un corso intensivo che riunisce la formazione in tema di rianimazione cardiopolmonare di base, con defibrillatore semiautomatico, in paziente adulto e pediatrico con l’aggiunta delle manovre di disostruzione pediatrica. Inoltre, proponiamo dei corsi di primo soccorso con dei moduli di 20 ore in cui spieghiamo come intervenire in caso di ferite, emorragie, ustioni, lipotimia ecc.”

Si tratta di corsi gratuiti o a pagamento?

“Le lezioni informative sono completamente gratuite, noi siamo sempre disponibili a trattare questo delicato aspetto. La nostra mission è quella di insegnare a tutti queste semplici manovre, promuovere percorsi informativi e/o formativi, in base alle linee guida internazionali (ILCOR) sulle manovre salvavita, proteggendo i soggetti più deboli, in particolar modo i bambini. Ci rechiamo con piacere dove siamo invitati e lavoriamo spesso con gruppi molto numerosi. Naturalmente, i corsi che rilasciano le certificazioni hanno un costo. Cerchiamo di puntare molto sul rapporto tra istruttori e discenti affinché il corso sia efficace, per questo è importante che ogni istruttore segua un numero massimo di sei discenti. Il corso base di disostruzione ha un costo di 30 euro, mentre quello riguardante le manovre salvavita pediatriche costa 40 euro. Il corso Full D, invece, ha un costo di 60 euro. Infine, il corso di primo soccorso alla popolazione, che si pone lo scopo di addestrare chiunque interessato a come comportarsi in caso di incidenti di varia natura, ha un costo di 40 euro.”

 

 

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