Diventare mamma, papà oppure nonna. Di testi “educativi” nella storia della letteratura ne sono stati scritti tanti. Ma si può veramente insegnare ad essere genitore? Forse no, ma spazio a suggerimenti e confronti. “Diventare insieme genitori consapevoli, ripercorrendo le vie delle emozioni” è il titolo del progetto sulla genitorialità che è stato presentato a Messina nella sala Falcone Borsellino del Comune. Ad illustrarlo durante una conferenza stampa, il Sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca e l’Assessore alle politiche per la famiglia, Dario Caroniti.
Il progetto si basa sullo strumento del confronto: vis a vis ci saranno comunità di genitori di bambini della scuola d’infanzia e della scuola primaria, divisi per istituto. Per il diritto alle pari opportunità, tra questi gruppi, sono compresi i genitori di bambini diversamente abili. Sarà possibile “vivere” il “laboratorio esperienziale” e, in una fase successiva, sarà creato uno sportello di ascolto, gestito da una equipe psicopedagogica. Il percorso formativo seguirà gradualmente le famiglie che potrebbero anche mostrare una sorta di pudore o riservatezza nel raccontare le proprie emozioni o disagio nell’affrontare certe disabilità dei propri figli. A realizzare i lavori è Pietro Marino Biondi, rappresentante legale del Consorzio “Progetto Vita” SCARL che si occupa di dare voce ed ascolto ai genitori.
“Un simile progetto – sostiene Biondi – ha l’importante funzione di potenziare le competenze relazionali dell’individuo all’interno e al di fuori delle mura domestiche”.
E gli esperti sottolineano: “L’esperienza farà da padrona nella capacità di comprendere e reagire alle vicende di una vita genitoriale. Ma non bisogna mai aver paura o imbarazzo di chiedere consigli pratici ed incoraggiamento”.
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