Esercizi yoga per celebrare equinozio e solstizio


Da qualche tempo a Siracusa si celebrano l’equinozio ed il solstizio all’aperto, nelle piazze e nei giardini pubblici, salutando il sorgere del sole con esercizi yoga. A guidare questa iniziativa è un’insegnante di yoga e shiatsu, Katia Santoro. Siracusana, presidente dell’associazione Sir Namastè , forte di una pratica ventennale di yoga e di una pratica professionale di shiatsu iniziata nel 2005.

Katia promuove una cultura positiva della salute della persona divulgando le discipline bio naturali. “Il benessere non è solo fisico, Ho iniziato a cercare un modo diverso di intendere il benessere nel 1997 quando lavoravo con utenti psichiatrici in una cooperativa sociale, mi ricordo di aver partecipato a un seminario su come vivere lo spazio con O. Rosati. Da lì è nata la consapevolezza che bisogna sempre ascoltare il proprio corpo e le proprie emozioni ed anche il bisogno di trovare silenzio dentro ciascuno di noi. Lo shiatsu è una pratica di ascolto, con esso sono riuscita in questi anni ad ascoltare gli altri. O come dicono i cinesi ad essere “xun xin” (una tazza vuota) allontanando tutti i giudizi”.

 Come avviene questo distacco?

“Nello shiatsu avviene subito, all’inizio del trattamento, quando la mano di torì (chi tratta) si appoggia su ukè (chi viene trattato). Il cielo incontra la terra. Allora entri in simbiosi con l’altra persona tramite il respiro”

Il respiro?

Sì, l’incontro fra due respiri fa si che il tuo essere/respiro/corpo non invada quello dell’altro e viceversa. Waijing neijing, calma dentro e rispetto fuori.

La tua base di partenza è la medicina tradizionale cinese ma insegni anche yoga.

Ho iniziato con lo yoga nel 1998 ma faccio lezioni gratuitamente, perché non mi sento una maestra di yoga. E poi credo che tutti debbano poter aver accesso a queste discipline. Per l’equinozio e il solstizio ci ritroviamo all’aperto per salutare la nuova stagione. Ed ho aperto la pratica shiatsu anche a donne malate di tumore al seno.

 Mi racconti questa esperienza?

Ho accettato la proposta fattami da un chirurgo locale, il dottor Fontana, perché penso che il tumore sia una situazione che tutti possiamo incontrare nella nostra vita. Il dottor Fontana che ha creato la sede di Avola dell’associazione SiciliaDonna, si occupa da tempo di post operatorio per donne che hanno subito la mastectomia o l’isterectomia. Insieme alla sua assistenza, Nicoletta, hanno avuto l’idea. Sono donne di ceto medio basso che dopo l’operazione hanno bisogno di riscoprire il proprio corpo, la propria femminilità. E di accettare la nuova forma che ha il corpo. Subito dopo l’operazione, circa dieci giorno dopo, le tratto al collo, alla schiena, che si contraggono acquisendo una posizione di protezione della parte ferita e di chiusura. Si sente ancora il dolore dei punti. Poi piano piano tratto anche la parte operata, il braccio, cerco di fare shiatsu e massaggi decontratturanti e linfodrenaggio, che spesso la parte ferita non si sente più, si intorpidisce. Per chi sta facendo la chemio lo shiatsu serve a stimolare l’endorfina, il benessere, la voglia di prendersi cura di sé. Spesso la chemioterapia spossa, demotiva, la testa fa male e allora faccio un massaggio con l’olio di lino alla testa e con la rosa mosqueta alla cicatrice. Ma oltre che a loro ci vorrebbe un sostegno anche per i mariti, i compagni, di queste donne.

Cosa vuol dire esser donne in Sicilia?

Amo Siracusa, sono fortunata a vivere qui. Quando Dio mi ha pensata, ha scelto per me un posto piccolo. E’ questa terra che mi da l’energia per fare ciò che amo. Vivere in un posto piccolo, dove c’è il mare, il sole, un’isola! E’ fantastica la lentezza del ritmo di vita, aiuta a seguire i propri ritmi. La vita è un respiro.

 

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