Europa Donna Italia compie 20 anni. Abbiamo intervistato la presidente Rosanna D’Antona, portavoce di questa importante campagna a favore della tutela del benessere femminile.
Il capoluogo etneo ha ospitato l’incontro “Breast Unit, sul carcinoma della mammella”, volto a incoraggiare il mondo femminile alla salvaguardia della propria salute.
Europa Donna Italia: obiettivo salute
Di che cosa si occupa principalmente il movimento Europa Donna?
“Il nostro obiettivo è quello di dar voce presso le istituzioni ai diritti delle donne, che in fatto di salute al seno molto spesso non sono garantiti.
Inoltre vogliamo incoraggiare il mondo femminile a conoscere e il proprio corpo, perché la prevenzione ha un ruolo fondamentale nella battaglia contro questa patologia”.
Quali sono i soggetti maggiormente a rischio?
“Purtroppo l’incidenza del tumore al seno tende a crescere con l’avanzare dell’età, nello specifico tra i 50 e i 70 anni,. Statisticamente parlando viene colpita una donna su otto.
Inoltre se sono già presenti casi in famiglia la percentuale di rischio aumenta.
E’ soprattutto in questi casi che vanno fatti controlli periodici, presso istituti specializzati, per intervenire tempestivamente sulla malattia.
La prevenzione è molto importante, perché io stessa 20 anni fa mi sono trovata ad affrontare questa neoplasia e se sono qui lo devo al mio intervento immediato”.
Europa Donna Italia si interfaccia con la Sicilia
Come si interfaccia qui in Sicilia il movimento Europa Donna?
“Voglio soffermarmi su due obiettivi principali che ci siamo prefissati.
Il primo è che tutte le donne abbiano accesso ad uno screening mammografico personalizzato, soprattutto i soggetti più a rischio, esentandole anche dal pagamento del ticket.
Il secondo obiettivo è collegato ad un recente decreto europeo, finalizzato alla creazione di luoghi di cura specializzati per il tumore al seno.
L’ Italia è stato uno dei primi paesi ad aver recepito questa indicazione e grazie alla comunità scientifica e al Ministero, abbiamo ottenuto che questo decreto passasse.
Questa norma implica che, entro il 2016, ci sia per ogni 500.000 abitanti un centro di senologia specializzato, quindi su tutto il territorio italiano si tratta di circa 120 unità.
Europa Donna Italia: quali consigli
Quali consigli ritiene sia opportuno dare alle donne?
“Un messaggio chiave che mi sento di esprimere è: dobbiamo uscire dalla passività.
Possiamo dire che noi donne abbiamo conquistato con forza molti obiettivi, avendo un ruolo sociale e un livello di produttività tanto quello maschile.
Forse il problema che rimane irrisolto è legato alla tutela della nostra salute, che molto spesso viene messa in secondo piano rispetto a quella degli altri e della famiglia.
Il mio invito è quello di non essere ne sordi ne ciechi, perché siamo di fronte ad una patologia seria e purtroppo molto frequente.
La sola via d’uscita è quella di fare una diagnosi precoce, in quanto l’indice di sopravvivenza per un tumore ad uno stadio limitato è altissimo”.
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