“La vita in un respiro” è la campagna che nasce con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’ipertensione arteriosa polmonare.
Malattia cardio-polmonare rara, poco conosciuta e sottovalutata che, se non diagnosticata per tempo, può avere conseguenze serie sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.
In Sicilia oggi, si contano 250-300 casi di ipertensione arteriosa polmonare. Sono tre i centri di III livello:
- Policlinico di Catania,
- Ismett di Palermo
- e Papardo di Messina) prescrittori anche delle terapie infusionali nei casi più complessi.
Ci sono anche centri di II livello come:
- Umberto I di Siracusa
- l’ospedale Cervello di Palermo.
Ed ancora:
- l’ospedale di Taormina, quale presidio del Bambino Gesù di Roma.
In Sicilia, manca un registro regionale della patologia (ma anche in alcune altre regioni del Paese).
La vita in un respiro: i dati emersi
«Si tratta di una condizione rara, per cui l’ipertensione arteriosa polmonare è poco conosciuta e non facile da sospettare poiché non presenta sintomi specifici. Quindi si è portati spesso a sottovalutare i campanelli di allarme che si presentano sotto forma di spossatezza, affanno e svenimenti con ritardi significativi nella diagnosi» – spiega Patrizio Vitulo, pneumologo dell’ISMETT di Palermo.
«Senza le cure adeguate, l’ipertensione arteriosa polmonare può condurre allo scompenso cardiaco e, come estrema conseguenza, alla morte prematura del paziente. Diagnosi precoce e migliore andamento della malattia vanno di pari passo. Proprio per questo, è importante fare informazione e sensibilizzare in particolare le popolazioni a rischio»
La vita in un respiro: cosa prevede la campagna di sensibilizzazione
La campagna prevede una pianificazione multicanale:
video, materiali e illustrazioni realizzate per la campagna sono disponibili anche sulle pagine social:
- Facebook Phocus360
- Instagram Phocus360
- e sul sito internet Phocus360.it.
La campionessa olimpica di pattinaggio artistico su ghiaccio, Carolina Kostner, rinnova il suo impegno e ritorna nelle vesti di testimonial della campagna per il terzo anno di fila.
«Sono onorata di continuare a far parte di questa iniziativa» – racconta Carolina Kostner – «Ho iniziato questo percorso nel 2020 per contribuire a portare l’attenzione di tutti su malattie poco conosciute come l’ipertensione arteriosa polmonare. Rinnovare questo impegno per me significa sottolineare la necessità continua di affrontare temi e bisogni di cui non si parla abbastanza».
Due gli obiettivi principali della campagna, dunque, sensibilizzare la popolazione sui bisogni dei pazienti e valorizzare l’importanza della diagnosi precoce, del percorso diagnostico-terapeutico appropriato, dell’accesso alle cure. Chi soffre di ipertensione arteriosa polmonare, infatti, si deve confrontare con diverse complicanze, sia nella vita privata sia a livello medico: sono necessari controlli periodici e l’assistenza di medici specialisti, oltre a terapie farmacologiche specifiche.
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