Mal di primavera. La naturopata Virginia Tanteri spiega come affrontarlo


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Seguire norme alimentari corrette, assumere più liquidi, praticare regolare attività fisica, respirare in maniera corretta e integrare tutto con piante officinali in grado di aiutare l’organismo nel processo di smaltimento delle sostanze di rifiuto.

Sono semplici ma fondamentali i rimedi detox per depurare il corpo e prepararlo alla rinascita della primavera. Rimedi alla portata di tutti grazie ai quali la spossatezza e la stanchezza tipiche di questo periodo saranno solo un brutto ricordo. Come spiega Virginia Tanteri, naturopata, che illustra come risvegliare il corpo, prepararlo alla bella stagione, liberandolo insieme alla mente dalle scorie dell’inverno.

Virginia Tanteri

È fondamentale che la pulizia del corpo e della mente si affrontino nel momento giusto – afferma la professionista. Ovviamente, la regola generale è tenere il nostro organismo sempre pulito e libero dalle tossine ma, con l’arrivo della primavera, è fondamentale.

Durante l’inverno, infatti, il metabolismo rallenta, siamo più portati ad accumulare peso per fronteggiare il freddo e tutte le nostre funzioni vitali subiscono un leggero calo. Come accade alla natura, nei mesi freddi il corpo tende a simulare una sorta di letargo”.

Dal quale occorre risvegliarci, proprio come la natura. “Si comincia dalla pulizia degli organi emuntori, ovvero gli organi che fisiologicamente hanno la funzione, tra le altre cose, di eliminare dall’interno dell’organismo i prodotti catabolici e di rifiuto, scorie e tossine. Sono:

  • il fegato,
  • l’intestino,
  • reni,
  • polmoni,
  • e la pelle – spiega ancora Virginia Tanteri.

L’organismo si libera dalle scorie e fin da subito possiamo notare un miglioramento psicofisico sotto ogni punto di vista: la pelle diventa più elastica ed idratata, l’intestino si sfiamma e si sgonfia, l’umore migliora.

E tutto questo si percepisce in breve tempo grazie alla giusta detossificazione e al corretto drenaggio degli organi filtro principali”.

La naturopata Virginia Tanteri ci spiega come fare

Fegato. “È l’organo emuntore per eccellenza, il laboratorio più importante di tutto il corpo umano che determina la salute psicofisica e il benessere generale del nostro organismo” – afferma Virginia Tanteri.

Per la sua depurazione vi sono alcuni rimedi, a partire dall’alimentazione.

“Il consiglio – prosegue – è quello di privilegiare le verdure a foglia verde, meglio se astringenti ed amare: nelle nostre ricette potremo quindi usare gli ortaggi che la natura ci mette a disposizione in abbondanza in questo periodo come:

  • tarassaco,
  • spinaci,
  • bietole,
  • ortiche,
  • radicchio,
  • cipollotti,

ed ancora

  • carciofi,
  • sedano,
  • cicoria selvatica,
  • prezzemolo

e tutte le erbe spontanee commestibili che abbondano in campagna.

È consigliato altresì limitare tutti i cibi che producono muco, quindi latticini e farine raffinate, per alleggerire l’intero organismo. Meglio scegliere i cereali in chicchi come l’orzo o anche l’avena che hanno un effetto rinfrescante. I grassi rimangono importanti poiché stimolano la colecisti a rilasciare la bile prodotta dal fegato.

La differenza la fa la qualità, preferendo i cibi ricchi di acidi grassi essenziali, fra cui:

  • pesce,
  • oli vegetali spremuti a freddo,
  • frutta secca e
  • semi vegetali.

Sarebbe anche opportuno limitare i cibi con effetto riscaldante come le carni rosse, i cibi in qualche modo eccitanti come il caffè, il cioccolato, e l’alcool.

La cottura tipica di questa stagione è il saltato rapido in padella o la cottura al vapore.

Non solo cibo. Secondo l’esperta in naturopatia, una grande mano arriva proprio dalle piante. Ma quali? “Alcune piante sono note per contribuire al mantenimento di un fegato sano – sottolinea Tanteri.

Il Cardo Mariano, che contiene un principio attivo (Silybum marianum), tra i più efficaci per migliorare la funzionalità epatica. “È una pianta erbacea diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, e considerata dall’erboristeria e dalla fitoterapia tra le più efficaci per promuovere il benessere del fegato – dice. Non ci sono controindicazioni particolari, ma una lieve attenzione è da riservare all’utilizzo cardo mariano nei soggetti che soffrono di ipertensione, in quanto la tiramina in esso contenuta risulta in grado di innalzare i valori della pressione sanguigna”.

Virginia Tanteri: l’importanza di alcuni rimedi

Il Carciofo

Il carciofo (Cynara scolymus), grazie in particolare alla cinarina, contiene micronutrienti e principi attivi utilissimi in caso di fegato grasso e in tutte le circostanze in cui sia necessario ricorrere a un buon depurativo epatico – continua la naturopata. Le foglie di carciofo sono davvero miracolose dal punto di vista di stimolazione della diuresi ed eliminazione delle tossine. Il sapore è molto amaro, ma il beneficio è assicurato: la pancia si sgonfia, si eliminano liquidi in eccesso, si riattiva la circolazione. È anche una fonte preziosa di potassio e sali di ferro, ed è anche un ottimo antiossidante”.

Il Tarassaco o Dente di leone “La radice di tarassaco (Taraxacum officinale) possiede proprietà depurative e antinfiammatorie, stimola la funzionalità biliare, epatica e renale – prosegue Tanteri: il suo fitocomplesso include sostanze che hanno anche proprietà purificanti, antinfiammatorie e disintossicanti nei confronti del fegato, favorendo l’eliminazione delle scorie (zuccheri, trigliceridi, colesterolo e acidi urici).

Ansia e stress. A chi non è capitato, in primavera, di sentirsi stanchi e di cattivo umore? Spesso dipende dalla necessità dell’organismo di adattarsi ai cambiamenti esterni, anche repentini.

“Tutto l’asse ormonale ne è interessato – spiega ancora Tanteri: il risveglio dell’organismo provoca un maggiore consumo di energia con conseguente stanchezza e irritabilità. Il cambio di stagione con più ore di luce ed un aumento della temperatura modificano gli equilibri neurochimici. Si genera così un’alterazione dei livelli di serotonina e melatonina prodotte dall’organismo, importanti per sonno e umore, che può determinare più insonnia e irritabilità”.

Virginia Tanteri: Cosa fare allora?

“In questo periodo diventa quindi importante sostenere l’umore e allentare la pressione dell’ansia adottando comportamenti salutari e ricorrendo ad alcuni micronutrienti fondamentali – afferma: il Magnesio, utile per riequilibrare il sistema nervoso per il suo effetto distensivo e calmante e per contrastare la stanchezza aumentando i livelli di energia, indispensabile quando serve un aiuto per non soffrire le conseguenze di un umore “ballerino”. Contribuisce inoltre a regolare il metabolismo, la pressione, l’intestino irritabile e ad abbassare i livelli di colesterolo. È soprattutto chi conduce una vita stressante ad avere bisogno di maggiori dosi di magnesio: infatti, più adrenalina si produce, più minerale si consuma.

Le Vitamine del gruppo B. Svolgono un ruolo essenziale nel garantire il regolare funzionamento del sistema nervoso (migliorando anche le funzioni cognitive legate alla concentrazione e alla memoria) ma anche nella regolazione del tono dell’umore.

“Nel caso ci si senta particolarmente spossati, è possibile ricorrere ai rimedi adattogeni che aiutano nello specifico a modulare e migliorare la condizione del nostro sistema immunitario – evidenzia. Una pianta è definita adattogena quando, grazie al suo fitocomplesso, ha la capacità di aiutare il nostro organismo a mettere in atto tutti i naturali meccanismi per fronteggiare lo stress quotidiano. Per esempio l’Eleuteroccco (Eleutherococcus senticosus) può essere molto indicato per astenia e stanchezza in generale, così come la Whitania (Ashwaganda o Ginseng indiano), che è un potente tonico adattogeno, rimedio ideale per questo periodo – conclude – soprattutto se si hanno anche problemi di insonnia con componenti inerenti all’ansia e al sistema nervoso”

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