Mappatura nei e prevenzione, tutto quello che c’è da sapere


Il dottore Alessio Spurio Catena

La prevenzione è importante, il nostro corpo va ascoltato e siamo i primi a dover essere attenti a ciò che ci succede.

Macchie, nei, possono non significare nulla ma possono essere il preludio di qualcosa che può essere curato.

Il dottor Alessio Spurio Catena, Direttore Sanitario della clinica dermatologica Novea di Catania, ci spiega come un la mappatura dei nei può essere un ottimo strumento di prevenzione.

Che cosa è la videodermatoscopia digitale e perché è importante?

La videodermatoscopia digitale o mappatura dei nei è una metodica non invasiva e indolore. L’esame permette tramite un dispositivo medico avanzato di fotografare a forte ingrandimento tutti i nei del corpo per poterli confrontare durante le visite successive.

Grazie a questo esame è possibile identificare i Melanomi o tumori della pelle che da recenti dati statistici sembrano essere in forte aumento.

In cosa consiste e quanto dura una visita per mappatura nei?

La visita dura non meno di 30 minuti e una volta che il paziente si è svestito viene esaminata tutta la pelle comprese le estremità.

Per facilitare la visita chiedo sempre ai pazienti di attenzionare a casa il cuoio capelluto a capelli bagnati prima di sottoporsi all’esame al fine di acquisire e immagazzinare anche i nei nascosti dai capelli.

Mappatura nei, i consigli per prevenire i tumori

Può darci dei consigli per prevenire i tumori della pelle?

La prevenzione inizia con l’auto osservazione seguendo la regola dell’ABCDE:

  • A sta per asimmetria (se notate che la metà di un neo è diversa dall’altra metà)
  • B sta per bordi (i bordi non devono essere frastagliati ma regolari)
  • C sta per colore (i colori che devono insospettire sono il nero piceo, il rosso, il blu, il bianco mentre tutte le tonalità di marrone sono normali)
  • D sta per dimensione (la comunità scientifica ritiene che sono da attenzionare e controllare i nei con diametro maggiore superiore ai 0,6 cm )
  • E sta per evoluzione (un neo che cresce in poco tempo e cioè 1-3 mesi non rispetta i classici tempi fisiologici di accrescimento di un nevo benigno )

Altri fattori di rischio per il melanoma sono le scottature solari soprattutto in età adolescenziale, utilizzo di lampade abbronzanti, il mancato utilizzo di adeguate protezioni solari.

Esistono poi una serie di fattori costituzionali che devono essere presi in considerazione quali : familiarità per melanoma, fototipo di pelle chiara, molti nei.

Il melanoma è un tipo di cancro particolarmente aggressivo che ogni 12 mesi, in Italia, fa registrare 7000 nuovi casi e 1500 decessi. La diagnosi precoce e l’adozione di corretti stili di vita, in particolare con una maggiore attenzione all’esposizione al sole, restano le armi vincenti contro questa patologia.

 

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