Gli oli essenziali sono composti naturali che hanno origine da elementi presenti in natura, come piante, fiori e frutta (specialmente agrumi).
Vengono chiamati anche con il nome essenze oppure oli volatili in quanto presentano al loro interno sostanze volatili a temperatura ambiente.
I componenti degli oli essenziali sono infine, definiti aromatici, per indicare il loro alto tasso di profumazione.
Ma cosa sono effettivamente gli oli essenziali e quali sono i più versatili per il nostro benessere nonché quelli più funzionali?
In questo articolo troverete le caratteristiche generali delle essenze e in più conoscerete in particolar modo 5 degli olii essenziali più diffusi e utilizzati.
Oli essenziali: cosa sono
Gli oli essenziali sono dei composti naturali che al loro interno non hanno solo una molecola ma sono composti un insieme di molecole di natura terpenica.
Ogni olio essenziale ha una caratteristica (o più) differente da un altro però in linea di massima tutte le essenze possono assomigliarsi per questi aspetti:
sono tutti composti da molecole bassobollenti, che si traduce in una maggiore volatilità composizione chimica molto complessa, formata da molecole leggere dal punto di vista biologico hanno particolari caratteristiche organolettiche svolgono un’azione antimicrobica infine, sono prodotti da cellule specifiche che a loro volta vengono raccolte in spazi specializzati o portate all’esterno.
Oli essenziali: da dove vengono estratti
Principalmente e maggiormente gli oli essenziali vengono estratti dalle piante, che come anticipato o vengono riversati all’esterno oppure la pianta li immagazzina in uno spazio specifico al suo interno.
Le essenze in questo modo possono fungere sia da richiamo per gli insetti impollinatori e sia avere un ruolo di tipo allelopatico.
Gli oli essenziali, in base alla pianta, possono concentrarsi in zone differenti. Si possono trovare nelle foglie, nei frutti di una pianta o nelle sue bacche. Ma si concentrano anche in zone più nascoste, come le radici o la parte interna di un fiore.
L’estrazione degli oli essenziali può avvenire in modi differenti. Per poter estrarre le essenze in modo idoneo e senza danneggiare la pianta, bisogna individuare la zona in cui essi sono concentrati.
Per estrarre le essenze la pianta deve essere fresca e non essiccata, solo in casi rari e particolari gli oli volatili sono estratti dalla resina o altri materiali derivati.
I principali metodi di estrazione sono: la pressatura o spremitura, utilizzata specialmente per estrarre gli oli essenziali presenti sulla buccia degli agrumi.
Vi è poi la distillazione diretta utilizzata principalmente se le essenze dovranno essere estratte dalla resina.
La tecnica maggiormente utilizzata per l’estrazione di oli volatili è la distillazione in corrente di vapore.
Esiste anche una tecnica molto più delicata utilizzata appunto per quei fiori fragili che rischierebbero di morire se maneggiati in maniera aggressiva. Questa tecnica è conosciuta con il nome di enflourage.
Infine, si possono estrarre le essenze tramite l’utilizzo di alcol o altri solventi chimici.
I principali usi degli oli essenziali
Gli oli essenziali vengono utilizzati in diversi modi e per differenti funzioni. la maggior parte di essi viene impiegato nella realizzazione di cosmetici, profumi, creme, detergenti personali oppure semplicemente utilizzati per dei massaggi terapeutici.
In altro modo, gli oli volatili sono la base dell’aromaterapia, una medicina alternativa che con l’ausilio di profumi naturali allevia dolori fisici e psichici.
In rari casi e solo se esplicitamente indicati come tali, gli oli essenziali vengono usati anche in cucina.
In tutti questi usi è bene, anzi è fortemente consigliato, diluire qualche goccia di olio essenziale in una quantità calcolata di acqua. Pur essendo di origine naturale, le essenze pure possono risultare molto aggressive per la nostra pelle e provocare irritazioni sia alla cute che alle mucose.
I 5 oli essenziali più versatili
Come si evince dall’articolo di Lettoquotidiano.it, tra la vasta gamma di olii essenziali presenti in natura ve ne sono 5 che sono fra i più versatili e funzionali.
L’olio essenziale di menta piperita
La menta piperita è una pianta che offre un’essenza molto diffusa e versatile. Oltre ad essere impiegata in detergenti per l’igiene orale e per rinfrescare l’alito è utilizzata anche per alleviare il mal di testa e i sintomi dell’intestino irritabile.
L’olio essenziale di lavanda
Uno fra i più conosciuti e utilizzati è l’olio essenziale di lavanda. Con il suo inconfondibile profumo, questa essenza ha forti poteri antiossidanti e antinfiammatori.
Inoltre, in aromaterapia viene impiegato per conciliare e migliorare il sonno.
L’olio essenziale di lavanda se miscelato con altri olii è in grado di combattere i batteri presenti sulla pelle oltre che rimarginare in modo più repentino una ferita.
Incenso
L’incenso è anche considerato il re degli olii essenziali.
La sua funzionalità principale è la capacità di rafforzare il sistema immunitario, oltre che migliorare la memoria e il sonno.
Olio essenziale di limone
Portiamo ora in esempio un olio essenziale estratto da un agrume, il limone. Il suo profumo fresco e unico fa si che venga adoperato per aromatizzare detergenti di ogni genere, sia per la cura personale che per quella della casa.
Ma non solo come profumo, l’olio essenziale di limone viene impiegato per la cura di problemi digestivi.
Il suo potere battericida è messo in azione per prevenire oltre che curare la formazione di acne ed herpes.
Tea tree
Infine, l’olio essenziale prodotto dall’albero del tè è noto per i suoi effetti antinfiammatori e antibatterici.
Ha molti benefici per la cura e la bellezza della pelle e come per la lavanda, velocizza la cicatrizzazione di ferite superficiali.
Infine, questa essenza è adoperata per combattere i raffreddori stagionali.
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