Accentuare il ruolo sociale delle farmacie. Questo l’obiettivo emerso nel corso di PharmEvolution, in occasione del convegno organizzato da Federfarma Sicilia dal titolo “La sanità del futuro”. Questa prospettiva convince anche i medici di base che sottolineano l’importanza delle farmacie come primo presidio sanitario territoriale.
L’intento è quindi di “rinnovare” le professionalità delle farmacie e offrire nuovi servizi. Tanti gli interventi nel corso dell’evento a cui hanno partecipato Pippo Di Giacomo, presidente Commissione servizi sociali e sanitari all’Ars; Enzo Bianco, sindaco di Catania; Giacomo Pignataro, Rettore dell’Università di Catania; Giuseppe Castiglione, sottosegretario alle Politiche agricole; Anna Rosa Racca, presidente di Federfarma Nazionale; Francesco Mangano, presidente Federfarma Sicilia; Domenico Grimaldi, segretario generale Fimmg Catania e Maurizio Pace, segretario Fofi. L’incontro è stato moderato dal vicepresidente di Federfarma Nazionale, Gioacchino Nicolosi.
Le iniziative del Comune di Catania per le farmacie
Il sindaco Enzo Bianco ha presentato tre iniziative su cui l’Amministrazione comunale del capoluogo etneo (l’unica tra le 14 città metropolitane italiane che ha assunto l’iniziativa di dar corpo al Distretto del Sud-Est) e Federfarma Catania hanno lavorato.
La prima riguarda la creazione di una rete di supporto alle Prime Emergenze della Protezione Civile nel Distretto Sud-Est, notoriamente tra le più esposte a rischi di natura sismica, vulcanica, ambientale. Ad oggi la gestione delle emergenze è affidata alla Protezione Civile, al sostegno dei volontari e anche ai sindaci. In questo contesto però si ritiene opportuno coinvolgere anche le farmacie distribuite in maniera capillare sul territorio. La rete di prima emergenza avrebbe 504 postazioni diffuse in ogni comune del Distretto.
Per raggiungere questo obiettivo sono possibili interventi specifici per dotare le farmacie di:
- autonomia energetica per garantirne il funzionamento anche in caso di black out elettrico, in modo tale da continuare a proseguire con il servizio farmaceutico e, al tempo stesso, assicurare una comunicazione interattiva tra pubblica amministrazione e cittadini;
- dispositivi tecnologici che possano sostenere le reti ordinarie di telecomunicazioni, in un continuo interscambio con la rete di prima emergenza della Protezione Civile;
- strumenti per la telemedicina;
- defibrillatori semiautomatici.
Il recupero dei farmaci
Ma c’è un altro tema trattato durante il convegno di Federfarma a PharmEvolution: i rifiuti di tonnellate di farmaci ancora validi. Si tratta di uno spreco per il sistema sanitario e di danni ingenti per l’ambiente. Per questo motivo il Banco Farmaceutico, l’Amministrazione di Catania e Federfarma Catania hanno esteso il progetto “Recupero farmaci validi non scaduti”. Le farmacie che aderiranno all’iniziativa avranno contenitori di raccolta facilmente identificabili. Il consumatore, assistito dal farmacista, potrà donare i medicinali con almeno 8 mesi di validità e correttamente conservati.
Il futuro delle farmacie
“Questo incontro ci ha permesso di avere un confronto tra le parti politiche consentendoci di tracciare un quadro delle problematiche regionali del nostro settore. Uno su tutti: la coesistenza in una stessa regione di nove sistemi sanitari. Impensabile. Per questo rivolgiamo alla politica domande serie e precise per risolvere questi problemi – ha dichiarato il vicepresidente di Federfarma Nazionale e presidente Federfarma Catania, Gioacchino Nicolosi – La sanità del futuro deve saper fare sistema con le parti, deve essere uguale per tutti, e guardare alla salute del cittadino. Nelle farmacie non dobbiamo soltanto erogare servizi sanitari ma dobbiamo diventare punto di riferimento sia in ambito sanitario che in casi di emergenza”.
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