Riabilitazione post-covid: la Sicilia punto di riferimento


Riabilitazione post-covid

Sono tanti i pazienti che dopo aver contratto il covid-19, per molto tempo continuano ad avere dei sintomi. Proprio per questo motivo è necessaria la riabilitazione post-covid.

La Sicilia diventa punto di riferimento grazie ad un approccio strategico e funzionale nella riabilitazione respiratoria dei pazienti.

Da poco riconosciuta ed approvata dalle comunità scientifiche, si tratta di un nuovo approccio integrato tra terapia chetogenica e i principi della fisionutrizione.

L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei pazienti, raggiungere un benessere psico-fisico a trecentosessanta gradi- queste le parole di Enza Perdicaro, siciliana, responsabile nazionale del protocollo dietologico nella riabilitazione respiratoria.

Indispensabile l’interdisciplinarietà per il successo della riabilitazione respiratoria- dice Alfio Pennisi, pneumologo.

Riabilitazione post-covid: di che si tratta

La novità principale è l’utilizzo nella terapia chetogenica dei principi della fisionutrizione ovvero dell’ integrazione specifica fra micronutrienti e nutraceutici.

L’obiettivo è quello di:

  •  garantire la longevità dei risultati ottenuti con la chetogenica,
  • migliorare la qualità della vita dei pazienti,
  • raggiungere un benessere psico-fisico a trecentosessanta gradi,
  • intervenire ad hoc,
  • favorire il ripristino degli equilibri cellulari e funzionali del nostro organismo

I pazienti che seguono una terapia chetogenica vengono trattati, sin dall’inizio, con integratori addizionali o alimenti funzionali arricchiti da nutraceutici come:

  • acido folico,
  • vitamina D,
  • lattoferrina,
  • bio-arginina,
  • selenio.

Riabilitazione post-covid: la sinergia è importante

“Oltre alla perdita significativa di peso, ottenuta grazie all’intervento sulla massa grassa della terapia chetogenica, il nuovo protocollo consente di seguire il paziente dall’inizio fino alla difficile fase di mantenimento. E’ importante che ritrovi l’equilibrio alimentare e uno stato di benessere fisiologico duraturo”, afferma Enza Perdicaro.

“Un follow-up a lungo termine, continua Enza Perdicaro, permette di prevenire il peggioramento del quadro clinico e di intervenire su un paziente meno grave con tempistiche più rapide.

Bisogna garantire al paziente una vita più longeva e con una migliore qualità oltre che combattere il sovrappeso, l’obesità e le alterazioni metaboliche”.

“Un’adeguata riabilitazione respiratoria si avvale della collaborazione e dell’intervento di figure specialistiche diverse come il fisioterapista, lo psicologo, oltre allo pneumologo. Importante nonché strategica è la sinergia con il nutrizionista, che aiuta il paziente affetto da sovrappeso o obesità a migliorare la performance respiratoria, segnando il punto di partenza della fase riabilitativa”, commenta il dott. Alfio Pennisi.

“Anche nella fase post covid, una corretta riabilitazione respiratoria porta il paziente ad un totale e veloce recupero delle sue capacità respiratorie, evitando che i consolidamenti polmonari si trasformino in fibrosi polmonari e che la patologia diventi irreversibile. Da non tralasciare il peso che grava sul sistema sanitario se i pazienti non si sottopongono ad una riabilitazione, in quanto questi ultimi sono costretti a frequenti emergenze e visite”.

 

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