Ambra Rockess è fiera di essere donna. Il suo nome d’arte traduce al femminile il genere rock che lei stessa ha ridefinito “Female Intimate Rock”, perché lo considera femminile e al femminile, e più soft e intimo rispetto al rock tradizionale. Il suo album Holy Hell, uscito il 18 dicembre dello scorso anno, su tutti gli store digitali e scaricabile su spotify, contiene sette brani in
inglese e tre in italiano. L’uso dell’inglese più che una scelta di marketing discografico è conseguenza d’ispirazione e di vocazione personale, così come la stesura dei suoi testi. La cantautrice siracusana, così come lei stessa sottolinea nel suo sito internet, scrive di tutto ciò che la irrita, la indispone, la meraviglia e la seduce. Predilige l’inglese e non ne fa mistero, e sostiene di aver riscontrato un ottimo feedback del pubblico siciliano ai suoi testi in inglese. Tra i brani in italiano spicca Diamanti, testo basato su un tema a lei molto caro: la violenza sulle donne. Il titolo è, infatti, metafora delle lacrime che sgorgano dai loro
occhi: “Per fortuna non ho mai avuto esperienze dirette personali, l’interesse per il tema proviene sempre dalla mia sensibilità”. Sensibilità e femminilità che, per sua stessa ammissione, la guidano costantemente nelle sue scelte, soprattutto nella caparbia decisione di produrre musica indipendente. ”Per musica indipendente- spiega Ambra Rockess – intendo la possibilità di produrre la mia musica come voglio io, priva di schemi, di censure, di compromessi. In questo percorso risulta fondamentale la presenza del mio produttore e chitarrista Umberto Ferro e l’ideatrice dei miei videoclip Giuppy Uccello”.
Ambra Rockess si proclama con convinzione artista indipendente e confessa che essere donna nell’ambito musicale e discografico non le ha causato enormi difficoltà. “Al contrario un bell’aspetto può essere un’arma vincente” puntualizza.
Tra i suoi obiettivi c’è la conquista del mercato estero a cui è già approdata grazie all’interesse di emittenti radiofoniche indipendenti insieme ad un’attenta e mirata campagna di promozione. I suoi pezzi alternative rock risuonano nelle radio di Albania, Germania e Asia. Le sue muse? Tra i nomi più conosciuti e a lei congeniali per stile e sfumature: Björk e Skunk Anansie.
Scrivi un Commento