Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania, è un set in piena regola. Addetti ai lavori fanno avanti e indietro, le stanze vengono adibite a camerini o sale per trucco e parrucco.
Il regista pretende il silenzio assoluto. Il cast è in azione.
Dureranno cinque settimane, (due a dir la verità sono già trascorse) le riprese del film Tuttapposto, il primo di Roberto Lipari, prodotto da Tramp Limited e diretto da Gianni Costantino, che vede protagonisti lo stesso Lipari e Luca Zingaretti. Nel cast Monica Guerritore, Ninni Bruschetta, Sergio Friscia, Silvana Fallisi, Paolo Sassanelli, Maurizio Marchetti ma anche gli attori catanesi Gino Astorina, Barbara Gallo, Angelo Tosto.
Gli attori si sono mossi tra Palazzo degli Elefanti, il convitto Cutelli, l’ex convento dei Crociferi e le biblioteche Ursino Recupero mentre da lunedì si sposteranno ad Acireale a Villa Pennisi, al palazzo comunale, in piazza Duomo e al quartiere pescheria.
“La storia è ambientata a Catania ma è una storia che potrebbe essere raccontata ovunque” spiega. Sul perché abbia scelto questo tema sottolinea: “Ho cambiato tre facoltà e ho visto talmente tante cose non proprio belle che se le avessi raccontate così come lo ho vissute sarebbero sembrate inverosimili. Diciamo che ho dovuto modificarle per renderle comiche”.
Luca Zingaretti aveva invece già lavorato a Catania: “Due anni al Teatro Stabile – dice – e la trovo ancora più bella”.
Ironizzano Gino Astorina e Angelo Tosto che scherzano sul set: “Ci stiamo divertendo da matti”. Poi Tosto aggiunge: Se non dovessi svegliarmi alle 4 del mattino sarebbe meglio”.
La sinossi di Tuttapposto
Il film, che sarà distribuito da Medusa Film in autunno, racconta la storia di Roberto, studente universitario in un ateneo in cui i docenti vendono esami, assumono solo amici e parenti e sono dediti alla raccomandazione. Il padre di Roberto è anche il magnifico Rettore, interpretato da Luca Zingaretti. Roberto, andando contro la sua famiglia, stufo di essere asservito al potere del baronato, con i suoi amici, decide di combattere questo modus operandi. Realizza, infatti, un’App per smartphone denominata Tuttapposto che valuta l’operato dei professori. Tutto ciò porterà a una serie di colpi di scena e a un’inversione di ruoli: gli studenti acquisiscono un potere inaspettato e i professori sono costretti a comportarsi onestamente pur di ottenere un buon voto. con loro oltre 500 comparse, tutte del territorio, tra cui molti studenti universitari.
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