Lo sport come arma fondamentale per affrontare l’imprevedibilità, i cambiamenti e le situazioni problematiche. Il rugby insegna a parare i colpi della vita come può essere l’arrivo di una malattia, che va affrontata e gestita.
A sottolineare la forza del connubio tra questo sport e l’oncologia, Acto Sicilia, nata nel 2021, fondata da pazienti, familiari e medici dell’Oncologia e della Ginecologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania.
Acto Sicilia organizza un incontro stampa nel corso del quale saranno illustrate le prossime iniziative.
I pazienti e le loro famiglie, infatti, entreranno in campo per “fare terapia” imparando a lavorare sul contatto fisico e sul dolore.
La conferenza stampa, in programma l’8 maggio 2023 alle ore 17 nello spazio sportivo San Teodoro di Librino, sarà infatti l’opportunità per esporre le attività messe in campo con la collaborazione dell’associazione rugbistica I Briganti di Librino (Catania) e con la Fondazione IncontraDonna.
Acto Sicilia. La conferenza stampa
Interverranno:
- Giusy Scandurra, primario oncologia medica ospedale Cannizzaro;
- Sonia La Spina, psiconcologa ospedale Cannizzaro;
- Anna Maria Motta, presidente Acto Sicilia;
- Ignazio Bellanuova, cardiologo ospedale Cannizzaro;
- Manfredi Asero, psicoterapeuta responsabile del Progetto Resta in piedi e altre personalità del mondo del rugby.
Acto Sicilia: I Briganti e l’alleanza col territorio
“Abbiamo sposato la filosofia della resilienza dei Briganti che sono riusciti a creare un’alleanza fra territorio ed il mondo dell’oncologia – spiega la presidente ACTO Sicilia, Annamaria Motta ”.
Il progetto “Resta In Piedi”, infatti, vede la realizzazione di eventi volti alla prevenzione delle patologie ginecologiche e dell’infezione da papilloma virus con particolare attenzione alla vaccinazione HPV.
“Nell’arco di due anni di attività, abbiamo sviluppato numerose iniziative al fine di promuovere la prevenzione e di fornire informazioni utili sui tumori ginecologici -dichiara Giusy Scandurra, primario oncologia medica ospedale Cannizzaro-.
Quando abbiamo incontrato i Briganti di Librino abbiamo capito quanto il mondo del rugby fosse vicino a quello della malattia. I giocatori che lottano per una palla in campo devono essere pronti ad affrontare qualcosa che arriva all’improvviso. Inoltre combattono insieme, legati emotivamente e vicini sul campo da gioco.
L’8 maggio è la Giornata mondiale del tumore ovarico e ci sembra la giornata ideale per avviare un importante percorso di attività che ci vedrà fianco a fianco con gli sportivi. In fondo, lo sport rappresenta la prevenzione primaria. Promuoverlo significa promuovere anche un corretto stile di vita”.
“Curare il tumore -aggiunge Annamaria Motta- non significa soltanto somministrare dei farmaci, è necessario prendersi cura della persona nella sua totalità. Le terapie di supporto in oncologia, rappresentano oggi, per il paziente, un’opportunità, un modo per poter vivere le cure con maggiore leggerezza e serenità”.
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