E’ dal capoluogo siciliano che partirà una delle pattuglie più titolate per affrontare il Mondiale di Ju Jitsu in programma dal 28 al 30 novembre a Parigi. Un miracolo sportivo che nasce a Capaci, nella palestra Akiyama Budo Club, e che punta a scrivere importanti pagine di storia di una disciplina che affonda le sue radici e si sviluppa a latitudini ben distanti da quelle mediterranee, ma che in Sicilia sembra aver trovato delle stelle in grado di diffonderne la filosofia. L’Italia dello sport non è quindi solo calcio, basket o volley. Ma esistono discipline come ad esempio lo è il ju-jitsu, un’ arte marziale meno nota di judo e karate ma non per questo meno affascinante, che vanta atleti talentuosi purtroppo sconosciuti dal pubblico.
I componenti della pattuglia sono:
Andrea Ventimiglia, ventenne pluridecorato nelle categorie under 18 e under 21, che al mondiale senior di Vienna 2012 ha conquistato la medaglia di bronzo; Nonostante sia il più giovane della compagnia, a 20 anni può già vantare un argento mondiale under 18 ottenuto in Belgio nel 2011, seguito da un argento europeo under 21 vinto a Genova nel 2012 e un bronzo mondiale senior a Vienna. Nel 2013 la prova più difficile: continuare a confermarsi. Ventimiglia ci riesce ottenendo il bronzo europeo senior in Germania e il bronzo mondiale under 21 a Bucarest. Successi arricchiti quest’anno dall’argento agli europei under 21 di Svezia.
Marco Cinà (25 anni) otto volte campione italiano e medaglia di bronzo all’ Europeo di Maribor del 2011. Si aggiudica l’oro negli Open di Germania 2011 e Italia 2013, l’ argento in Slovenia 2010 e il bronzo in Francia 2010.
Giovanni Vitale, (25 anni) tre volte campione italiano e medaglia d’argento al Mondiale 2012 e ai World Combat Games del 2013. Bronzo all’Europeo dello scorso anno.
Ad impreziosire la spedizione azzurra a Parigi ci sarà anche Annalisa Cavarretta, una delle atlete di punta del team italiano. La ventitreenne, oltre ad essere campionessa italiana ininterrottamente dal 2009 con ben sei ori nazionali consecutivi, vanta una medaglia d’oro all’open di Madrid del 2012 e una di bronzo in Coppa Europa 2014 a Bucarest. Gara in cui alla fine della sua prestazione conferma che “Il ju-jitsu non è uno sport per soli uomini”.
Quattro ragazzi di grande talento che saranno guidati dal maestro Cristian Minuto. Il nove volte campione italiano decide nel 2013 di appendere il kimono al chiodo per vestire i panni di allenatore della Nazionale. “Il Ju-jitsu è un percorso di vita. – spiega Minuto – La scuola Akiyama Budo Club Capaci è la realtà sportiva più titolata della zona, calcolando tutti gli sport, ed è un piacere mostrare in questo modo, in giro per l’ Italia e il mondo, il nome della nostra terra”.
“Stelle si ma senza luce – spiega Ivana Ferraro, direttrice sportiva della Nazionale – perché il Jiu Jitsu è una disciplina che, nonostante la vasta diffusione in tutto il pianeta, in Italia attrae poco l’attenzione dei media”. “Gli allievi della scuola Akiyama Budo Club Capaci – prosegue Ferraro – rappresentano un serbatoio importante per la Nazionale. Proprio per questa ragione, chiediamo alla città di Palermo di sostenerli. Sono giovani promesse che portano avanti la bandiera siciliana”.
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