Riuscita la traversata a nuoto e in solitaria dello Stretto di Messina


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Almeno 3.600 bracciate, un tempo al di sotto dell’ora (57 minuti e 13 secondi) regolarmente registrato dalla Federazione italiana cronometristi, la partenza dalle spiagge di Punta Faro a Messina e l’approdo su quelle di Cannitello, frazione di Villa San Giovanni, in Calabria, ed una lotta contro le correnti che lo hanno portato a percorrere altri 700 metri in più verso Scilla, per poi tornare sulla traiettoria giusta. Ma alla fine l’impresa sportiva e sociale è riuscita nel migliore dei modi. Francesco Valitutti, giovane medico celiaco da tempo collaboratore e amico dell’Associazione Italiana Celiachia, ha attraversato a nuoto e in solitaria lo Stretto di Messina, per sensibilizzare l’opinione pubblica e spostare l’attenzione su un tema delicato e importante come la diagnosi della celiachia. Ventinove anni, originario di Salerno ma residente a Roma per lavoro, celiaco e con alle spalle un dottorato di ricerca proprio sulla celiachia, Francesco Valitutti è stato seguito durante la sua eccezionale impresa sportiva dalle imbarcazioni della Capitaneria di Porto e del personale medico. Oltre, naturalmente, alla presenza dei rappresentanti A.I.C. nazionali, il direttore generale Caterina Pilo, i presidenti regionali di AIC Sicilia, Giuseppina Costa, di AIC Calabria, Anna Cannizzaro, il consigliere Leone Fabio e tutto lo staff organizzativo e i volontari di AIC. Il ringraziamento particolare di Francesco va anche ai volontari dell’associazione Baia di Grotta, anch’essi presenti con le loro imbarcazioni.

“Sono tranquillo, emozionato e ho anche provato un po’ di ansia alla partenza per tutta questa attenzione mediatica – ha detto con viva soddisfazione Valitutti toccando terra in Calabria – e sono soprattutto contento che l’attenzione sia stata richiamata su un tema così importante come la celiachia”.

Per il giovane medico è la prima impresa sportiva davvero importante dopo tanti mesi di allenamento in mare.     Una sfida per se stessi e per gli altri, che ha assunto da subito carattere nazionale ed è stata promossa da A.I.C. con il supporto delle Associazioni territoriali di Sicilia e Calabria.

“Abbiamo spronato e appoggiato da subito questa importante iniziativa nata dalla passione di Valitutti per il nuoto e dal dinamismo di Aic Sicilia – ha detto il direttore generale di Aic, Caterina Pilo – e la traversata, con il suo percorso poco lineare e pieno di ostacoli presenta numerose analogie con il percorso per il raggiungimento della diagnosi della celiachia”.

La “Traversata” ha avuto un valore anche fortemente simbolico, dato che non è stata rettilinea e ha presentato numerose difficoltà, con correnti che ti spingono lontano dalla meta ed altre che invece possono aiutarti. Esattamente come il percorso che seguono molti celiaci quando all’inizio sono ancora alle prese con la scoperta delle proprie intolleranze. Un cammino che può durare anche anni prima di arrivare alla diagnosi e a una vita più serena.

Il tema della diagnosi è già protagonista di uno dei tre soggetti della campagna 5×1000 dell’Associazione ed è così rievocato dalla metafora della traversata a nuoto. L’iter diagnostico è per le persone celiache un percorso di conoscenza e consapevolezza dai tempi ancora troppo dilatati e con numerosi ostacoli che necessitano di essere superati per ottenere diagnosi più sicure e veloci per tutti. Sono solo 148.662 i pazienti ad oggi diagnosticati, mentre la patologia interessa l’1% della popolazione italiana, pari a 596.852 persone, ad oggi inconsapevoli della loro diagnosi e della conseguente possibilità di stare meglio. Inoltre, in media, il percorso diagnostico richiede fino a 6 anni di tempo prima di approdare a una conclusione certa. Oggi, le Linee Guida per la Diagnosi e il Monitoraggio della Malattia Celiachia sono in fase di aggiornamento: fondamentale il loro ruolo nel migliorare la specificità per la diagnosi di celiachia, riducendo il fenomeno purtroppo assai diffuso delle diagnosi sbagliate. Proprio la diagnosi è uno dei temi al centro dell’attenzione per Fondazione Celiachia, impegnata a finanziare progetti di ricerca medico-scientifica.

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