Tokyo 2020: le Olimpiadi da record dell’Italia. Le medaglie vinte


Tokyo 2020 gara 4x100 podio
Foto di Lella Seminerio

Cala il sipario sulla XXXII edizione delle olimpiadi Tokyo 2020. Un’olimpiade difficile, strana, complicata. Rinviata di un anno e poi andata in scena senza spettatori causa pandemia. Eppure l’entusiasmo, la passione e l’impegno degli atleti ci ha coinvolti e travolti. A tutte le latitudini. E in Italia anche un po’ di più. Perché gli azzurri non solo hanno dimostrato di stare sul pezzo, ma hanno marcato una serie incredibili di vittorie, polverizzando record su record e regalando agli abitanti della penisola una valanga di emozioni. Sono state due settimane intense e avvincenti, che ci hanno tenuti incollati alla tv anche in piena notte e che non ci hanno mai deluso, regalandoci ogni giorno almeno un podio.

Tokyo 2020: le medaglie vinte

Foto di Lella Seminerio

Si comincia subito, il 24 luglio. A Tokyo 2020 arriva l’argento di Luigi Samele nella sciabola seguito subito dopo dall’oro di Vito Dell’Aquila nel taekwondo, per chiudere l’ultimo giorno, l’otto agosto, con il meraviglioso bronzo delle nostre straordinarie farfalle nella ginnastica ritmica. E in mezzo ci stanno tutte le vive sensazioni vissute a fior di pelle. Tokyo 2020 ci regala i dieci strabilianti ori, i dieci favolosi argenti e i venti incredibili bronzi. Dietro i quali ci sono storie di sacrifici e di rinunce, di attese e di paure, di stop forzati, di infortuni, di malattie. Sono medaglie sudate, sofferte e agguantate con fatica e impegno. Storie di donne e uomini che le hanno sognate sin da piccoli e che hanno dedicato tutta una vita al raggiungimento del massimo obiettivo. Sono storie che ci hanno colpito, che ci hanno commosso e che ci porteremo nel cuore per sempre.

 

Tokyo 2020: le storie degli azzurri

Tra le storie di Tokyo 2020 c’è quella del mitico Greg Paltrinieri, fermato a pochi mesi dall’inizio delle olimpiadi dalla mononucleosi che ha messo a rischio la sua stessa partecipazione alla competizione. E che invece non si è arreso ed anzi ha dimostrato di essere più forte della sfiga, regalandoci due splendidi podi con una medaglia d’argento e una di bronzo, che brillano della luce della perseveranza, del non arrendersi mai. O quella di Aldo Montano che a 42 anni sale ancora sul podio della sciabola maschile con un incredibile argento. Oppure quella di Ruggero Tita e Caterina Banti  che ci regalano la prima medaglia mista, e che, da autentici dominatori della classe di catamarani volanti Nacra 17, hanno scelto come campo di allenamento le acque di Marina di Ragusa, ritenendole, a ragion veduta, le più simili in Italia alle condizioni del campo di regata nipponico. O ancora quella del siciliano Luigi Busà, oro nel Karate, che racconta di essere stato obeso da piccolo. L’atleta ringrazia il padre per aver visto in lui qualcosa che, con sacrificio e spirito di abnegazione, l’ha poi portato alla conquista del trionfo olimpico.

Resteranno in mente le immagini di Gianmarco Tamberi che, dopo aver conquistato l’oro nel salto in alto, porta in scena il gesso che ha dovuto indossare dopo l’infortunio alla caviglia e che lo costrinse a saltare le olimpiadi di Rio del 2016.

Foto di Lella Seminerio

Ma più di tutte ci porteremo nel cuore le immagini di Marcell Jacobs che vola sui centro metri a conquistare un oro storico e a frantumare il record italiano ed europeo. E quelle della 4×100 maschile, con l’arrivo di Filippo Tortu con le mani nei capelli, consapevole di aver strappato l’oro per un nonnulla alla Gran Bretagna.

 

 

 

Tokyo 2020: l’Italia un grande popolo

Immagini potenti, avvincenti, emozionanti. Che ci danno la consapevolezza di essere un grande popolo. E non solo di sportivi. Un popolo che, sebbene colpito per primo dalla pandemia, non si è perso d’animo e che invece ha fatto vedere al mondo intero cosa sono capaci di fare la tenacia, la perseveranza e la convinzione nei propri mezzi. Ed è per questo straordinario esempio di forza, che ai nostri eccezionali atleti, dal profondo del cuore, va tutta la nostra perenne gratitudine.

 

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